Moschee, Beccalossi (FdI): da Brescia sentenza choc. “Del Bono faccia qualcosa”

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"Una sentenza choc che non esito definire negativamente sorprendente e verso la quale, soprattutto nel rispetto dell’autonomia dei sindaci, ci auguriamo che l’Amministrazione comunale di Brescia prenda le dovute contromisure, prima fra tutte l’impugnazione del provvedimento. Comunico fin d’ora, dopo essermi confrontata con il presidente Maroni e con i colleghi bresciani l’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali e con l’ex vicesindaco cittadino e consigliere regionale Fabio Rolfi che, se ciò avvenisse, Regione Lombardia sarà al fianco del Comune per contrastare questa decisione".

Viviana Beccalossi, assessore all’Urbanistica e Territorio di Regione Lombardia, commenta così la bocciatura, da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, del Piano di Governo del Territorio (Pgt) di Brescia, approvata nel 2012 dall’amministrazione dell’ex sindaco Adriano Paroli.

IL PRINCIPIO DI RECIPROCITA’ – "Da quanto si apprende – prosegue Viviana Beccalossi – alla base della sentenza ci sarebbe la mancata previsione di luoghi di culto per i non cattolici. Al di là del fatto che a Brescia già esistono, come del resto previsto dall’articolo 19 della Costituzione, aree destinate alla libertà di culto per ogni cittadino, che peraltro nessuno vuole negare, mi chiedo che fine abbia fatto il principio di reciprocità, principio che sta alla base del diritto".

"Nei Paesi musulmani le chiese cristiane sono delle chimere e quando ci sono spesso vengono bruciate. A volte, addirittura, con i cristiani al loro interno. Mi sembra che a casa nostra si stia affermando una forma di razzismo al contrario: siamo arrivati al punto che nelle decisioni, nelle scelte, nelle graduatorie ci si preoccupa sempre più di mettere prima lo straniero dell’italiano. I casi quotidiani, in ogni zona del Paese, delle mense scolastiche, dell’accesso agli asili nido e all’assegnazione delle case popolari sono davanti agli occhi di tutti".

L’AUTONOMIA DEI SINDACI – Guardando all’imminente futuro e alle competenze di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi conclude: "Il mio assessorato sta mettendo a punto le modifiche alla Legge 12, principale strumento urbanistico regionale. Anche sula base di quanto accaduto in queste ore a Brescia faremo di tutto, confrontandosi con ogni schieramento politico, per affermare in maniera chiara e netta il principio che un sindaco deve godere di una forte autonomia nelle scelte strategiche della pianificazione del suo territorio. Non per grazia ricevuta, ma in virtù di un mandato affidatogli dalla sovranità popolare dei suoi cittadini, che lo hanno eletto democraticamente sulla base di un programma".

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6 Commenti

  1. Il primo ad essere sul pezzo, come sempre del resto, e’ l’ex vicesindaco Rolfi….basti leggere intervista su Libero di oggi…bravo bravo e ancora bravo!!!

  2. Io invece sono per chiudere tutte le sedi della lega, del pdl, e di ddl perché mi sono antipatici. Siccome sono antipatici a me che vadano da un’altra parte. La Becca ragiona così.

  3. Con amarezza leggo quanto da tutti liberamente espresso. Dico ciò per un semplice motivo: si esprime un pensiero solo per puro disprezzo verso l\’altra parte politica o peggio per amore o odio verso tutti. La vera causa di tanta incomprensione o intolleranza verso gli stranieri o verso gli italiani è solo una: abbiamo un codice civile e penale che non tutela nessuno, tanto è zeppo di articoli, decreti, leggi etc. Solo chi ha la forza e i danari per pagare ottiene tutto. E ciò che accade alla sentenza non è certamente colpa del giudice. Lui poverino applica le leggi che il parlamento ha decretato. Quindi cari signori, mi spiace che protestiate o non siate d\’accordo, ma il pesce puzza da roma e non da un tribunale. Se i signori politici non sono d\’accordo, chiedano alla commissione giustizia di eliminare tutte quelle voci del codice che non danno serenità né agli italiani e neppure agli stranieri. In conclusione per fare delle buone leggi ci vorrebbero solo delle brave persone. Mi chiedo come mai nei comuni, province, regioni, non chiedano ufficialmente al governo di provvedere al risanamento dei codici civili e penali? I politici sono gente strana, non capiscono mai perché a volte vincono e a volte perdono. Che buffa storia eppure basterebbe così poco per capire i cittadini. Comunque non ve la prendete e godetevi quest\’altro giorno di festa, speriamo che l\’anno nuovo faccia capire a tutti che le poche, ma buone leggi tutelano tutti, le troppe leggi sono la scorciatoia per i furbi. E chi critica o tuona critiche apre abbia il buon gusto di rispettare, solo così potrà egli essere rispettato. Una buona notizia per tutti ve la voglio comunque dare, io e i miei colleghi comunque facciamo il nostro dovere e sollecitiamo quotidianamente chi stà sopra di noi a fare di più e meglio ed ai cittadini esasperati, consiglio sempre pazienza e di rispettare le leggi, e anche se delusi dai partiti, di unirsi e parlarne. Vogliamoci tutti un po\’ più bene e guardiamo con ottimismo al futuro lavorativo di questa provincia, che è la cosa più importante. Ciao a tutti.

  4. Se loro non ci fanno costruire le chiese, noi non gli facciamo costruire le moschee. La Becca propone di adottare le LORO leggi. Ma non sono loro a doversi adeguare alle NOSTRE leggi? Perché dovremmo rinunciare al principio della libertà religiosa che é parte fondamentale della nostra civiltà?

  5. La paura del diverso e la cecità verso un mondo che cambia . Ma come , parliamo di " città metropolitana " e siamo ancora a discutere di una norma prevista dalla Costituzine quale la libertà di culto ?
    Beccalossi, Maroni, Bordonali , Rolfi …..che bella comitiva !!!

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