Lavagne multimediali a scuola, mamme vendono torte per comprarle

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Dove mancano i mezzi si può sopperire con le idee. Bisogna davvero fare i complimenti ad un intraprendente gruppo di mamme e papà di Verolanuova, genitori che si sono rimboccati le maniche, letteralmente, per trovare i fondi necessari all’acquisto di due lavagne interattive multimediali, le Lim. Cosa hanno pensato? Di preparare torte casalinghe, da mettere in vendita in paese per racimolare i fondi necessari all’acquisto degli strumenti, circa 1.500 euro a lavagana.

Il tutto è accaduto ieri a Verolanuova. L’idea è nata quando un parente di un alunno di una delle tre prime elementari della scuola "Gianni Rodari" ha donato la Lim alla classe. Le altre due classi prime ne sono sprovviste, da qui tutto si è messo in moto, per mettere le lavagne a disposizione di tutti i piccoli alunni. 

Le torte ed i sacchetti di biscotti fatti in casa in vendita ieri erano complessivamente un centinaio. Chissà se sono stati raccolti tutti i fondi necessari. Se così non fosse non rimarrà altro da fare se non infornare nuovamente gli impasti.
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. Ho visto in funzione le cosiddette lavagne multimediali: nulla cambia perchè sono solo strumenti in più messi a disposizione di docenti e discenti nell’illusione, tutta contemporanea, che tecnologia significhi apprendimento e conoscenze garantiti. Restano purtroppo tutti gli altri problemi. Quello dei genitori assenti, non più severi educatori, spesso collusi con i figli. Quello degli insegnanti, colpevolizzati e depressi, cui si chiede in primis di "rendere piacevoli" le giornate d’aula dei figli turbolenti, se possibile anche di educarli e, marginalmente, di trasferire competenze e magari, oso dirlo, anche cultura. Quello degli alunni, troppi dei quali vanno a scuola per passare allegramente la giornata, facendo i furbi, dimenticando che quello è il luogo dove stanno costruendo gran parte del loro futuro lavorativo, relazionale, sociale, economico. Nel frattempo c’è chi a vent’anni non ha mai letto un libro, ma ha la patente internazionale di internauta.

  2. apprezzabile la buona volontà, ma dove mancano le idee (nella scuola) non si rimedia con i mezzi. Bisogna tornare ad una scuola selettiva, che selezioni, in primis, gli insegnanti, quindi gli studenti.

  3. e nello stesso tempo manco le tabelline ci sanno!!!!!basta vedere anche in tv(l’eredita^)che figure BARBINE fanno i nostri figli!!!!!!!!e non si vergognano nemmenoooo!!!!!

  4. Il solito qualunquismo: la lavagna multimediale interattiva cambia eccome il modo di insegnare. Si presta a diversi livelli di uso, ovviamente legati alle capacità ed alla voglia di fare degli insegnanti. Certo che non risolvono i problemi della scuola italiana, ma sono strumenti utili: perchè sminuirne l’importanza? Se piergensis ha visto qualcuno poco capace alla LIM, pensa che non esista nessuno in grado di utilizzare bene tale strumento? Suvvìa…

  5. Sottoscrivo ogni parola di Stradivarius. Ribadisco soltanto la mia opinione secondo la quale è indispensabile tornare ad una scuola selettiva, se si vuole avere una scuola di qualità. Ora la scuola per tutti è livellata al livello più basso, al passo dei più somari. dare a tutti un titolo privo di contenuti significa rimandare nel tempo, con grandi costi psicologici (per le attese frustrate), sociali ed economici, l’inevitabile selezione tra chi è preparato e chi non lo è.

  6. Posso concordare su quasi tutto. Nessuno afferma che acquistare due LIM risolva i problemi della scuola italiana. Scrivere "nulla cambia" significa non saper cosa sia una LIM e quali cose consenta di fare in termini di coinvolgimento e responsabilizzazione degli studenti, che anzichè "bere" nozioni diventano attori della costruzione della conoscenza. Ma ogni occasione è sempre buona per criticare sempre e comunque…

  7. Ho fatto il programmatore prima, l’analista EDP poi, per un decennio. ci vuol ben altro che due LIM. sarebbe come dire che l’introduzione della calcolatrice ha migliorato la scuola, quando, al contrario, l’ha cambiata in peggio. Gli studenti non sanno calcolare il risultato di 10 per 11, perché, nel migliore dei casi, conoscono le tabelline fino a quella del 9.

  8. Va bene: quando leggeremo di un’iniziativa per dotare un ospedale di un ecografo, lei dirà che non serve a niente perchè tanto la sanità italiana fa schifo. Io sarò invece contento dell’iniziativa. Buona giornata.

  9. La sanità, a Brescia, è molto buona e le attrezzature sono indispensabili per garantirne l’elevato livello. Se mettessero dei somari a gestirla, la sanità sarebbe pessima, qualunque attrezzatura avessero in dotazione. La scuola ha bisogno, mediamente, di ben altri docenti (e con ben altra motivazione) e di studenti che onorino il loro nome. Arrivederla.

  10. Ah, per la scuola parla in generale, invece per la sanità "circoscrive" a Brescia. Quindi i docenti della Rodari di Verolanuova secondo lei sono tutti "somari"? Per questo le LIM lì non servirebbero?

  11. Ho capito: lei deve essere uno studente di oggi o deve esserlo stato fino a meno di quindici anni or sono. Anche se ora sapesse usare la lavagna attiva multimediale non cambierebbe il fatto che fatica ad assimilare i concetti che i post le ammanniscono. Gli occhiali sono utili per la lettura, ma non insegnano a leggere. E’ più semplice questo concetto?

  12. Non ha capito niente lei, infatti: non sono uno studente di oggi e mi sono laureato più di venti anni fa (forse lo si capisce da come scrivo…). Il suo concetto è semplicissimo e le si ritorce contro: se qualcuno facesse un’iniziativa per comprare gli occhiali ai bambini che non li hanno, lei sarebbe favorevole o contrario? Io sarei favorevole… Gli inaciditi sarebbero invece sicuramente contro: come sempre…

  13. Anche oltre vent’anni or sono c’erano certi casi, ma erano l’eccezione. Ah, ma lei è laureato! Sente il bisogno di dirlo? Crede che sia un argomento? Forse si rende conto che non lo è, ma certamente vuole che si sappia…

  14. Mi fa piacere leggere i commenti di quanti insistono nel confondere gli accidenti con la sostanza. E poi ci si meraviglia se all’eccezionale mostra a Roma su Augusto alle Scuderie del Quirinale un gruppetto di distinti giovanotti si chiedeva chi fossero i tre…Cesare, Ottaviano ed Augusto richiamandosi addirittura ai noti triumvirati ed una distinta signorina confondeva Azio, luogo della storica battaglia con il Lazio. Altro che inaciditi e criticoni: siamo allegramente alla canna del gas culturale nel Paese di Leonardo, Michelangelo, Dante e Verdi…

  15. Lei è troppo severo,o stradivarius! Il signor Si non confonderebbe mai Azio con il Lazio. Lui è laureato: probabilmente saprebbe rispondere Anzio. Ma come, non è Anzio… non è sul mare? Vuoi vedere che ha perfino studiato il greco? Non solo: probabilmente ha anche fatto le vacanze in Grecia, ma è sempre sceso dalla nave a Patrasso. Forse, se fosse sceso ad Igumenitza… Ma i cartelli stradali sono in greco…e poi, a quel tempo, non cera la LIM. O no? Ora basta! Ho l’acidità di stomaco!

  16. Se avessi scritto nome e cognome, potreste pensare che io possa avere un qualche interesse a far sapere che sono laureato. Non è così. Chiedo venia, intendevo dire semplicemente che ho concluso il mio percorso scolastico ben oltre venti anni fa. Avrei senz’altro fatto meglio a scrivere che ho iniziato le elementari oltre quaranta anni fa. La sostanza è che chi scrive "ho capito: lei…" non ha – come vede – capito nulla. Infatti ha detto una cosa che non corrisponde al vero. Non sono uno studente, ho terminato gli studi più di quindici anni fa. Si fida troppo di un occhio clinico fallace, come si vede. Non ha risposto alla mia domanda sugli occhiali. Forse perchè ha anche usato un esempio che la contraddice senza ombra di dubbio. Ovviamente, ha anche sbagliato su Igoumenitsa. Tra l’altro sono salito e sceso più volte sia da Igoumenitsa che da Patrasso. Sta inanellando una serie di figuracce. "Cuidado"!…

  17. un grande plauso alle mamme .. il problema è che ogni governo dal bianco al nero decide di tagliare sulla scuola mentre le nazioni normali (non dico quelle evolute) fanno dell’istruzione e dell’innovazione dei punti cardine … mi fa sorridere l’idea della scuola selettiva ma lorsignori non vedono che non riusciamo neppure a selezionare la classe dirigente ? (politica, sindacal, industriale …)

  18. Quaranta anni or sono la classe dirigente era di qualita’. Ora non piu’. Chi dovrebbe formare queste benedette classi dirigenti? Vogliamo avere la qualita’ senza selezione?

  19. A stradivarius piergensis non oso rispondere. Ad un agiografo del suo livello (pur se limitato alle sole due famiglie bresciane che ha solo potuto limitarsi a "guardare mentre mangiavano il gelato") non posso nemmeno lontanamente pensare di potermi accostare. Mi ritiro, quindi, umilmente inchinandomi e camminando all’indietro… Ha anche "visto in funzione" una LIM… Chissà che conflitto interiore quando scrive a nome grillensis: lo sapranno gli amici pentastellati che egli rifugge la tecnologia multimediale? Ai poster l’ardua sentenza, direbbe la distinta signorina di Azio-Anzio…

  20. Sì, buco nell’acqua: pochi sanno (ma mi conoscono bene) che di tecnologia e multimedialità ne mastico assai più di tanti giovanotti esclusivamente internauti. Sanno delle mie produzioni di formazione a distanza (di cui ci sono le memeorie video) che risalgono addirittura ai primi anni novanta. Sanno delle reti intranet aziendali che, da sceneggiatore on-line, ho alimentato saldando formazione e comunicazione interna sulle piattaforme di e-learning. Sanno soprattutto in molti che, da colitico cronico, guardo con molto sospetto ai gelati tanto quanto alle tre famiglie con due cognomi che governano Brescia da sempre.

  21. Quindi nel suo caso, ovviamente, andava bene disporre di strumenti tecnologici. Nel caso della scuola di Verolanuova invece, ovviamente, non servono: perchè lei ha sentenziato che a Verolanuova si vive "nell’illusione che tecnologia significhi apprendimento e conoscenze garantiti". Su cosa si basi la sua sentenza, ovviamente, lo sa solo lei. E su cosa si differenzi l’uso da parte sua delle tecnologie multimediali dall’uso che se ne può fare in una scuola che non conosce, anche quello lo sa solo lei…

  22. Ridagli. Se non capisce il senso degli scritti, si faccia consigliare prima di stendere i suoi pensierini. Per sua tranquillità, affermo che non ho problemi a supporre che presso la scuola di Verolanuova possano lavorare bravi insegnanti. E la LIM? Una meraviglia degna di Leonardo. A(n)zi(o), di più. Ora ha tanti motivi per essere contento, lei che, in aggiunta, è laureato!

  23. Spero, in un forum aperto a tutti, di "potergli ridare" senza dover chiedere il permesso a lei. Sa, i miei "pensierini", così come i suoi, sono qui a disposizione dei commenti di chiunque desideri farne. Assodato che lei non ha problemi a supporre che a Verolanuova possano lavorare bravi insegnanti, quale sarebbe dunque il problema se le mamme dei bambini che frequentano quella scuola mettono in piedi una iniziativa per comprare due LIM? Solo questo sottolineavo al mio primo commento, aggiungendo poi non che la LIM sia una meraviglia degna di Leonardo (questo lo dice lei…), ma semplicemente che sia uno strumento utile (come gli occhiali: che non insegnano a leggere, ma aiutano chi vuole leggere…). La LIM è uno strumento utile se ne vengono utilizzate appieno le potenzialità. Però per i criticoni "a prescindere", non serve portare argomenti: tanto sanno già tutto loro ("Igumenitza", compresa…).

  24. Orrore! Ho scritto Igumenitza, con la z anziché con la s! Giustamente sono ripreso dal laureato che così si esprime: ”…sottolineavo al mio primo commento…, …aggiungendo poi non che la LIM sia…, …ma semplicemente che sia…” e ci ammannisce la perla cacofonica ”…uno strumento utile se ne vengono utilizzate…”. Quis tulerit Gracchos, de seditione querentes?

  25. Si, un po’ come Azio e Anzio: lì Titì e Marena (giustamente) inorridiscono; su Igoumenitsa invece non si deve dire niente. Tutto buono per sviare, ma nemmeno l’ombra di una risposta. Provo a ripetere la domanda: assodato che non ha problemi a supporre che presso la scuola di Verolanuova possano lavorare bravi insegnanti, quale sarebbe il problema legato all’acquisto di due LIM?

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