Mozione settore armiero, Rolfi: “Stop a una burocrazia assurda che soffoca competitività del comparto”

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"Un buon risultato, a tutela delle aziende bresciane". Così il vice capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Fabio Rolfi commenta la mozione, approvata oggi in Consiglio, con cui Regione Lombardia si impegna a sollecitare il Governo affinché snellisca la burocrazia che grava sull’esportazione di armi.

 

“Mi ritengo soddisfatto – afferma Fabio Rolfi – per l’approvazione di questa mozione di cui sono primo firmatario che mette in evidenza un problema di carattere economico importante, che riguarda oltre 100 aziende nella sola Val Trompia e i relativi 3000 dipendenti. Vorrei sottolineare due aspetti: in primo luogo si parla di armi da caccia, ad uso sportivo e per difesa personale, che nulla hanno a che fare con le armi da guerra. In secondo luogo è bene tenere a mente le cifre: il 90% di questi prodotti è destinato all’esportazione. È bene specificare poi che la vendita di armi civili si attiene ad una severa regolamentazione che prevede la conoscenza da parte delle autorità italiane dei singoli dati dell’acquirente, anche se straniero, nonché l’acquisizione di un’approfondita serie di informazioni e documentazioni. Sfortunatamente, a causa del recepimento frettoloso da parte del nostro Governo di un regolamento europeo, l’iter burocratico si è complicato a dismisura portando dalle precedenti 12 pagine necessarie di documentazione, alle attuali 87. Inoltre le questure sono state private di qualsiasi potestà decisionale, demandando tutte le autorizzazioni necessarie al solo Ministero dell’Interno, causando quindi un forte rallentamento nella gestione delle pratiche. La somma di tutto ciò sta portando a pesantissime ricadute sull’intero settore, favorendo altri paesi esportatori e mettendo a rischio le commesse in essere, l’indotto e di conseguenza l’occupazione stessa.

Questa mozione chiede quindi alla nostra Regione di affiancare le aziende che operano nel settore armiero nel percorso di confronto con Roma finalizzato ad ottenere un alleggerimento della burocrazia attuale.

Aggiungo inoltre, in merito alla sterile polemica inscenata dai signori del Movimento 5 Stelle che evidentemente non conoscono nemmeno l’argomento, che le imprese del nostro territorio non potranno sopravvivere grazie all’elemosina del loro gettone di presenza, ma con interventi concreti volti ad abbattere la burocrazia. A quanto pare però, del posto di lavoro di oltre 3000 persone, questi signori se ne fregano e preferiscono affrontare la questione in modo vecchio, ideologico e superficiale. Per quanto ci riguarda, a differenza anche del Pd della doppia morale che sul territorio blandisce artigiani e imprenditori e poi in Aula vota contro, stiamo con chiarezza e coerenza – conclude Rolfi – dalla parte di chi produce, di chi lavora e delle loro famiglie”

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