«Va ritirata e cestinata perché è fuorviante, minimizza il problema diossine e contiene dati sbagliati sui valori soglia del Pcb» così Marino Ruzzenenti commenta la guida al cittadino sul caso Caffaro, stampata dall’Asl di Brescia. L’ambientalista che nel 2001 sottolineò la gravità dell’inquinamento prodotto per decenni dalla Caffaro, è uno dei firmatari della lettera di diffida che presto si trasformerà in un esposto alla magistratura contro l’Asl.
Come riporta il Corsera ciò che Ruzzenti contesta sono soprattutto i dati e il fatto che l’Asl consideri «non esposti» a Pcb tutti coloro che vivono fuori dal sito Caffaro. «Invece per decenni, fino al 2001, quasi tutti i bresciani hanno mangiato carne, latte e altri prodotti contaminati», spiega Ruzzenenti al quotidiano che teme che, quella che lui considera una sottovalutazione, implichi risposte poco adeguate al problema. L’ambientalista ha invitato Del Bono a ritirare immediatamente la guida.
Sarebbe ora che Ruzzenenti si dedicasse a qualcosa d’altro e lasciasse la questione inquinamento agli esperti.
In effetti che ne sa un profe di Italiano di diossina e patologie collegate?