Carotrasporti, la sinistra antagonista fa lo sciopero del biglietto

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Ieri pomeriggio a Brescia i militanti della sinistra antagonista (“decine di persone tra precari, studenti delle scuole superiori ed universitari, disoccupati, lavoratori”) hanno deciso di praticare uno sciopero del biglietto sugli autobus e sulla metropolitana per protestare contro l’aumento del prezzo dei biglietti in vigore dallo scorso 7 gennaio (da 1,20, prezzo ad 1,40). Un’iniziativa estemporanea che è stata realizzata con un blocco simbolico delle macchine obliteratrici a bordo di diversi bus e ad un paio di fermate della metro, l’esposizione di molti cartelli contro il carotrasporti ed un volantinaggio a bordo di questi mezzi di trasporto.

“Troviamo inaccettabile – si legge in una nota della sinistra antagonista . che nel tempo di una crisi che sta distruggendo giorno dopo giorno le condizioni di vita di tantissime persone la giunta Del Bono e Brescia Mobilità decidano di aumentare, per l’ennesima volta negli ultimi anni, il prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici. Una decisione che, naturalmente, non sarà seguita da un miglioramento del pessimo servizio. Risultato: prezzi alti, in un momento in cui le persone faticano ad arrivare alla fine del mese, ed un servizio caratterizzato da ritardi dei bus ed una completa assenza di una copertura di servizio negli orari notturni…per citare solo due problemi.

Questa iniziativa – continua il comunicato – si inserisce in un percorso che abbiamo chiamato "Brescia si solleva" e che è costruito, giorno dopo giorno, da tutte quelle realtà che in città lottano nella quotidianità, con pratiche e risultati reali e tangibili, per casa, reddito, salute e dignità di tutte e tutti. Questa iniziativa è un passaggio dei tanti che faremo nell’invitare la cittadinanza ad attivarsi in prima persona perchè il reddito diretto e garantito che i governi e le amministrazioni locali non assicurano, siano conquistati tramite la solidarietà attiva, il mutuo soccorso, ed una forza collettiva che rifiuti le imposizioni delle politiche di austerità e rigore con le quali chi governa sta piegando la popolazione alla ricorrente litania dei "sacrifici" come unica via di uscita dalla crisi”.

I prossimi appuntamenti sono quelli di lunedì 20 Gennaio, giornata nella quale in tutta italia ci saranno blocchi e iniziative di riappropriazione di reddito: alle 9 in piazza Garibaldi si concentrerà un corteo studentesco ed in contemporanea si porterà un assedio all’inceneritore di Brescia, con concentramento in via Codignole.

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8 Commenti

  1. Mi sa che sarà la solita "battaglia" del DUO : Gobbo & Vicini. Il reddito potrebbero sempre garantirlo loro a tanti sfaccendati visto che loro se lo possono permettere !

  2. Vedo con piacere che ormai la cosiddetta sinistra antagonista è un accozzaglia di immigrati clandestini guidata da qualche pifferaio italiano.

  3. quelli che hanno manifestato erano in grande maggioranza stranieri guidati appunto da un paio dei soliti noti citati prima . Fenaroli e la CGIL amicissimi dei manifestanti ed i quali sono al governo insieme a Del Bono che dicono ?

  4. Lo sciopero era una cosa molto seria fino agli anni ottanta. Oggi si cerca troppo spesso di chiamare sciopero una serie di pagliacciate ad opera di molti perdigiorno. Chi ha problemi seri di quelli si preoccupi: non si lasci strumentalizzare da questo o quel bellimbusto garantito.

  5. Ho visto questi ragazzi all’opera, per una volta non hanno rotto o imrattato nulla. Fintanto che protestano in modo civile a mio avviso non vedo perché censurarli. Nel merito invece secondo me stanno prendendo un abbaglio… Sarebbe il caso che si protestasse per l’aumento degli abbonamenti o per bloccare l’aumento costante degli abbonamenti degli ultimi anni; il costo della corsa singola interessa il giusto a chi usa spesso i mezzi, anche perché se uno prende due corse singole a 2.80€ al posto del giornaliero a 3.00€ non è proprio furbissimo. Circa il livello di servizio non hanno proprio torto, fino a che non hanno attivato la metro quando si rientrava in stazione dopo le 19.30 diventava un dramma tornare a casa a Mompiano ( e ancora oggi chi abita in altri quartieri o viene in mecchina,alla faccia del trasporto pubblico, oppure torna a piedi se abita in centro). Non si pretende il livello di Milano (corse metro ogni 1′ 1/2 negli orari di punta e una certa attenzione agli interscambi con treni e trasporti regionali e provinciali), ma in effetti credo che il minimo sindacale sia avere corse di autobus in orario(anche perché, diciamolo, la frequenza dei bus è abbastanza avvilente). Come si fa a chiedere ai cittadini di affidarsi ciecamente al trasporto pubblico senza che questo sia affidabile?

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