Iaconi: Brescia risanato al 70%. E rilancia: bresciani compratelo

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Risanamento del bilancio societario, dimissioni di Marco Giampaolo e, ovviamente, trattativa Corioni-Manenti. Sono questi i punti focali su cui si è espresso Andrea Ioconi, il direttore sportivo del Brescia, nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina.

“Gli obiettivi che ci siamo posti due anni e mezzo fa, quando sono arrivato, sono stati centrati – ha detto – ovvero il risanamento delle casse societarie che non stavano certo bene e la valorizzazione dei giovani. Si può dire che al 70% il risanamento societario è andato in porto”.

E inevitabilmente non è mancato il discorso relativo a Marco Giampaolo, l’allenatore voluto da ioconi stesso e che lo scorso settembre ha deciso di andarsene: “Mi assumo totalmente la responsabilità della scelta – ha aggiunto – come di tutte quelle precedenti per quanto riguarda allenatori e giocatori. Giampaolo per me era la persona adatta al nostro progetto, probabilmente non avendoci mai lavorato insieme pur avendolo allevato mi era sfuggito qualcosa. Non ho comunque mai pensato di dimettermi dopo questa vicenda”.

E infine un commento riguardante la trattativa per la cessione della società a Mapi Group: “Manenti non lo conosco e non sono stato coinvolto nella vicenda; se non dovesse andare in porto spero che gli imprenditori bresciani si mettano una mano sulla coscienza e rilevino la società”.

 

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10 Commenti

  1. "gli imprenditori bresciani si mettano una mano sulla coscienza e rilevino la società"…una mano sulla coscienza ????????? maddeche’ Iaconi , la coscienza caso mai gli imprenditori bresciani l’hanno eccome , chi non ha la coscienza e’ chi si e’ indebitato per 25 milioni di euro grazie a quella banca che senza garanzie ( perche’ il parco giocatori vale come una Fiat uno usata )continuava ad elargire denaro come fosse un pozzo di San Patrizio nello stesso tempo in cui migliaia di cittadini andavano nella stessa banca per un prestito e gli veniva chiesto come garaznia un qualcosa che valeva l’ammontare del prestito . " Brescia risanato al 70 % " domanda : chi ha pagato , Corioni o gli azionisti e i correntisti ?

  2. I bresciani sono gente che non ha tempo per queste cose, il calcio non è primario, il lavoro invece sì ! e le banche faticano a concederti un euro se non ne hai altri 10 a garanzia. Il mondo del calcio è di un altro pianeta non certo il nostro, dove per sbarcare il lunario ci si alza alle 6 della mattina per portare il pane a casa, quindi il bel calcio è e resta un opzional non indispensabile alla gente bresciana, perchè a fine mese , se il brescia vince o perde, non mi cambia la fatica di quadrare i conti e a volte non è sufficiente . Gli imprenditori bresciani amano brescia, ma non amano corioni e il motivo chiedetelo a lui che lo sà bene .
    Dar da mangiare alle famiglie dei lavoratori, piuttosto che buttare 40 milioni ( mi chiedo come sia possibile questa somma, probabilmente 35 sono solo di debiti verso ubi, il resto a corioni ) .
    Gli imprenditori ripeto amano il btescia, ma non amano per niente il suo presidente padrone .

  3. Grazie per la morale. Ora, grazie al tuo commento abbiamo una visione più chiara della situazione bresciana. Ma secondo te noi non siamo in grado di capire in quale contesto sociale, economico, lavorativo, ecc. stiamo vivendo?
    Grazie ancora, anche se spero che qualche imprenditore bresciano acquisti il Brescia di cui sono un grande tifoso

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