Accordo interregionale sull’area gardesana, Parolini (Ncd): “Utile anche per candidatura Unesco ed Expo”

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La Giunta di regione Lombardia ha approvato l’accordo interregionale che la vede coinvolta con la regione Veneto, la Provincia autonoma di Trento e la Comunità del Garda per il raccordo delle iniziative politiche e amministrative dell’area gardesana.

“A seguito di mie sollecitazioni, si è compiuto oggi un passaggio fondamentale per ridurre al minimo la frammentazione istituzionale che rappresenta il territorio del Garda e dare una regia comune a tutte le iniziative di sviluppo economico, tutela ambientale e promozione turistica di quest’area”, commenta il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Mauro Parolini, gardesano doc.

“L’Accordo interregionale – prosegue Parolini – è l’ultimo di una serie di atti che spingono verso il coordinamento unitario delle iniziative riguardanti il bacino lacuale. Una scelta decisiva anche per raggiungere un altro, essenziale obiettivo: il riconoscimento del Garda come patrimonio naturale dell’Unesco”. Su questo fronte, Parolini lavora da tempo: “Parliamo di un ambito territoriale di gran pregio, che merita di essere valorizzato anche a questo livello”. Armonizzare le scelte politiche e amministrative su quest’area consentirà, poi, “un rilancio del suo potenziale attrattivo in vista di Expo 2015 – aggiunge Parolini – una vetrina internazionale da non perdere”.

L’ente con funzioni di raccordo fra Veneto, Lombardia e la provincia di Trento sarà la Comunità del Garda. “Da oltre 50 anni – chiarisce Parolini – la Comunità riunisce i comuni gardesani ed altri enti pubblici per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo di questa fetta di territorio. Essa, quindi, rappresenta il naturale luogo di riferimento di queste istituzioni. Già nel 1988, infatti, nell’atto istitutivo dell’Autorità Interregionale per il Garda, veniva assegnato alla Comunità del Garda il compito di centro unitario di consulenza e di proposta per i problemi concernenti l’area benacense”.

Dagli atti scritti serve passare rapidamente ai fatti: “Ora bisogna dare sostanza all’Accordo – conclude Parolini – rendendolo operativo al più presto, senza dimenticare il coordinamento con le altre amministrazioni provinciali che insistono su quest’area: Brescia, Verona e Mantova. Infine, sono certo che anche tutti gli eletti nei Consigli regionali provenienti dal territorio gardesano saranno punto di riferimento e di sollecitazione per rendere concrete le azioni stabilite”. 

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