I “veleni” sotto l’autostrada A4 raggiungono la falda: pericolo per la filiera alimentare

11

Prima la scoperta del cromo esavalente, ora quello del tricloroetano, sostanza tossica arrivata ad inquinare la prima falda. Dove? Sotto l’autostrada A4, e in particolare nel tratto bresciano. A rendere nota l’ennesima (brutta) scoperta è il Corsera di Brescia che nell’edizione odierna ha dedicato al problema l’attenzione che merita. Secondo il quotidiano bresciano il fascicolo con i dati sull’inquinamento della falda si trova sul tavolo del direttore dell’Arpa di Brescia, Maria Luisa Pastore, da venerdì. Dati rilevati da un piezometro che ha rivelato concentrazioni del nocivo solvente clorurato quattro volte superiori ai valori consentiti: 0,9 microgrammi al litro rispetto ad un limite di 0.2 microgrammi.

La stessa direttrice ha dichiarato al Corsera che “Non si tratta di un inquinamento allarmante come quello riscontrato per il cromo esavalente”, ma è sicuramente sufficiente a fermare i lavori sulla tratta per la realizzazione del sottopasso. Sempre secondo la direttrice dell’Arpa anche la provenienza dei veleni sarebbe pressoché certa e risalirebbe alla montagna di scorie industriali utilizzate negli anni Ottanta per realizzare la terza corsia dell’A4, da Brescia a Milano.

Ciò che preoccupa maggiormente sono le conseguenze dell’inquinamento della prima falda, quella che, come è noto, è utilizzata per l’irrigazione dei campi agricoli della zona e che quindi potrebbe mettere a rischio la sicurezza della filiera alimentare, già messa sotto pressione dalle venti discariche (abusive e non) e dalla presenza di attività industriali.

Se ciò non bastasse, dall’Arpa di Brescia arrivano ulteriori preoccupazioni che riguardano diversi altri comuni della provincia bresciana: secondo i dati rilevati dal monitoraggio della prima falda della provincia la contaminazione da solventi clorurati è stata riscontrato, anche a Passirano e Paderno, in Franciacorta, oltre che a Desenzano e Lonato sul Garda e a Montichiari, Castenedolo e Mazzano.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

11 Commenti

  1. e poi dovremmo sempre stare tranquilli, immagino. Se ciò che è scritto in questo articolo è vero, e non ho modo di pensare il contrario, quanto possiamo fidarci dei prodotti a chilometro zero? boh…

  2. quanto allarmismo..a quanto pare l’inquinamento dura da anni e l’abbiamo sempre ignorato…continuam o a farlo e pace all’anima nostra

  3. un inquinante in più o uno in meno che vuoi che sia, intanto noi stiamo qui a morire…ma anche questa è l’italia…poveri noi!

  4. e dove erano quelli che avrebbero dovuto controllare i materiali utilizzati per costruire la terza corsia dell’A4? ecco, io andrei a prenderli e li porterei davanti al giudice a spiegare il loro buon operato…ma siamo in Italia e non accadrà

  5. Che roba! A brescia tra l’inceneritore che ti fa venire il cancro e l’acqua inquinata, non si sa di che morte sia meglio morire….

  6. sogno un paese migliore, un posto migliore dove far crescere i miei figli e una classe politica che si assume le responsabilità dei propri errori…ecco, sogno perchè la realtà è ben altro, anzi va proprio nella direzione opposta!

  7. All’epoca della costruzione della terza corsia A4 il presidente della regione lombardia era un certo Tabacci…dice niente a voi del pd?

  8. Possiamo stare tranquilli, ora parte l’autostrada della Valtrompia: hai voglia kilometri per seppellire porcherie. Grazie ancora ai mitici (im)Prenditori del nord!

  9. E poi ci scandalizziamo per la terra dei fuochi?!?!??!?!?!??! ?!?! qui non si puo’ piu’ respirare, bere, e coltivare…..e la regione che fa? autorizza anche una simpatica discarica di amianto…..c’e’ poco da dire…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome