Alessandro Sala continua la sua battaglia contro il degrado di Trenord e scrive una lettere indirizzata all’Amministratore delegato Trenord, Ing. Luigi Legnani, all’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno e ai Membri della commissione V. Come pendolare della tratta Chiari-Milano, Sala si fa portavoce della situazione in cui versano i treni: "Non ci vergogniamo, con tutti i soldi che vengono spesi per poter viaggiare decentemente, su carrozze che sempre più assomigliano a carri bestiame e per di più fredde?"
DI SEGUITO LA LETTERA INTEGRALE
Non ne possiamo più! Anche se sono il Presidente della commissione V della Regione Lombardia, sono un pendolare Chiari-Milano come tutte le altre persone che ogni giorno si recano a Milano per lavorare non per diletto. Sono arrabbiatissimo e per decenza non uso altro termine. Anche stamani sul treno delle 7.54 da Chiari mi sono fatto il viaggio in una carrozza GELIDA. Non ci vergogniamo, con tutti i soldi che vengono spesi per poter viaggiare decentemente, su carrozze che sempre più assomigliano a carri bestiame e per di più fredde? Possibile non si possa porre rimedio alla decenza? Povero paese l’Italia, se siamo costretti anche a viaggiare in piedi al freddo! Carrozze sporche, speso senza riscaldamento, ritardi, bagni orribili,per gente che va al lavoro. E’ una vergogna. Le avevo annunciato in Commissione che avrei ripreso questi assurdi disagi se non avreste posto rimedio. La penale del 30% che dovete sborsare per gli innumerevoli ritardi non vi fa pensare che la gente non ne può più? E poi, perché chi è pendolare come gli altri ed ha subito disagi e ritardi ed ha pagato l’abbonamento di “Io viaggio” di Trenord non può avvalersi dello sconto? Non sono pendolari costoro, sono di serie B? mi vergogno, perché non ci sono giustificazioni se non quella di un palese disservizio che grida vendetta. La prego di calendarizzare con i miei uffici una nuova audizione in commissione V per riferire di questi continui e irrisolti disagi.
Alessandro Sala
…e aggiunge pure "come tutte la altre persone"! Perché un politico non dovrebbe essere una persona come le altre? Mi sembra una puntualizzazione un po’ infelice!