Stamina, l’Agenzia del Farmaco lancia l’allarme: è una regressione della medicina

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Secondo Cosimo Piccinno, generale dei Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) potrebbero scoppiare a breve nuovi casi Stamina, con l’utilizzo illegale di cellule staminali: lo ha dichiarato in audizione ieri al Senato, in commissione Igiene e Sanità, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul caso. Della stessa idea Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ascoltato a Palazzo Madama: "Sospettiamo che in Italia la deregolamentazione sulle cellule staminali possa aver prodotto situazioni analoghe a quelle di Stamina".  Pani sottolinea la gravità delle imprecisioni nelle cartelle cliniche dei pazienti in cura agli Spedali Civili di Brescia, dove nessuno sa che cosa viene infuso. "E’ una regressione della medicina che fa inorridire e pensare che accada in Italia deve essere motivo di riflessione. Sono cose che, con tutto il rispetto, si fanno in Thailandia, Cina, Vietnam, Messico, dove non c’è nessuna regolamentazione. Nel resto del mondo la legge impedisce che accadano queste cose" ha aggiunto.

Di risposta Marino Andolina, vicepresidente della Stamina Foundation accusa Aifa e Nas di distruggere il lavoro fatto e dichiara " Se la Commissione non accetta di parlare anche con le famiglie, siamo finiti"

Nel frattempo al Civile nove medici avevano optato per una sorta di "obiezione di coscienza", annunciando di essere disposti a proseguire le cure solo su indicazioni specifiche, caso per caso, dell’autorità giudiziaria. In protesta invece le famiglie dei piccoli malati raccolti nel ‘Movimento per le cure compassionevoli’.

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