Nella zona del centro storico, due pakistani di 39 e 43 anni, residenti in via Fratelli Bronzetti, sono stati sorpresi dagli agenti nel loro appartamento mentre confezionavano 17 barrette di hashish, pronte alla vendita, per un totale di 40 grammi. Oltre alla sostanza, gli uomini della Locale hanno sequestrato una bilancina di precisione, 150 euro circa in banconote di piccolo taglio frutto delle vendite della giornata e due telefonini, utilizzati per contattare i clienti. I due spacciatori sono stati arrestati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A seguito di alcuni appostamenti in via Manara e in via Nicolini, poi, sono stati fermati due tunisini di 28 e 38 anni mentre vendevano alcune dosi a due ragazzi bresciani. Il ventottenne, senza fissa dimora, è risultato essere un pluripregiudicato, arrestato già due volte in passato per reati legati alla droga.
I due sono stati perquisiti e, in loro possesso, sono state trovate alcune confezioni di marjiuana, 30 grammi di hashish e circa 200 euro. La merce, il contante e i cellulari adoperati per le comunicazioni sono stati sequestrati dagli agenti. Sentito il Pubblico Ministero di turno, i due tunisini sono stati condotti al carcere di Canton Mobello con l’accusa di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio.
Una serie di controlli incrociati e un inseguimento durato alcune ore hanno permesso agli agenti di arrestare un altro trafficante. L’uomo, un nigeriano di 34 anni residente a Chiari, era alla guida una Wolksvagen Golf ed è stato bloccato in via Monte Grappa. Addosso aveva 10 grammi di hashish, 26 grammi di marjiuana in 11 confezioni pronte alla vendita e un sacchetto contenente altri 23 grammi di marjiuana.
Grazie a un successivo controllo sono stati trovati nella casa dell’uomo altri 200 grammi di marjiuana e strumenti per la pesatura e il confezionamento delle dosi. Il tutto è stato posto sotto sequestro, assieme ai telefoni cellulari e al denaro, 250 euro circa, frutto dell’attività di spaccio. Il nigeriano è stato quindi arrestato e portato nel carcere di Canton Mobello in attesa di giudizio.
I tunisini vendono, i bresciani comprano. E tanto.
Se non ci fossero gli extracomunitari dove comprerebbero la droga tanti bresciani ?
Ecco gli immigrati che ci dovevano pagare le pensioni: spacciano….e il coccolaimmigrati si arrampica sugli specchi….