Teatro Grande pop con la musica di Rufus Wainwright

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Al Teatro Grande il secondo appuntamento del 2014 con la musica pop si terrà il 4 aprile alle 21.00 e vedrà protagonista Rufus Wainwright, uno dei più grandi cantautori della sua generazione che come pochi ha saputo trovare un nuovo approccio al pop, spaziando nelle contaminazioni dal rock, all’opera, al teatro, alla danza e alle colonne sonore.

 

Rufus Wainwright è nato a New York, ma ha vissuto in tutto il mondo, in particolare in Canada (dove ha iniziato gli studi di pianoforte a Montreal). Dal 1998, anno del suo esordio discografico, è senza dubbio considerato una delle voci più talentuose, raffinate ed importanti della scena pop-cantautoriale contemporanea. Un artista unico capace di passare dai concerti in solo pianoforte (il suo strumento preferito con cui si esibirà anche al Teatro Grande) alla scrittura ed alla direzione di una intera Opera, come “Prima Donna”, presentata nel 2009 a New York e Manchester e la prossima che verrà presentata nell’ottobre 2018, commissionata dall’Opera di Toronto.

 

Dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2014, Rufus inizia con la data bresciana il suo breve tour italiano dove presenterà l’album Vibrate. The Best Of uscito lo scorso 3 marzo per la Universal. Con quest’ultimo lavoro si celebrano i 15 anni di carriera di questo incredibile artista newyorkese che è raro vedere dal vivo in Italia.

 

Per chi ha già familiarità con il suo imponente repertorio, questa collezione sarà una meraviglia, mentre per tutti gli altri Vibrate. The Best Of sarà una vera rivelazione. Le 18 tracce che compongono il disco standard comprendono Going to A Town, Hallelujah, The Art Teacher, Cigarettes and Chocolate Milk e una nuova canzone, Me and Liza, scritta con Guy Chambers. Il disco prevede anche una versione deluxe che contiene altri celebri brani e alcune registrazioni live.

 

Le canzoni di Rufus traboccano di vita e verità: a tal proposito, Elton John lo ha definito "il più grande songwriter sul pianeta". L’approccio sonoro dell’artista newyorchese, totalmente unico nel suo genere, gli ha permesso di spaziare tra i vari generi, registrando così alla voce "premi vinti" un BRIT Award per Best International Male Artist e due Juno Awards per Best Alternative Album nel 1999 e nel 2002 e una candidatura al Genie Award (best original song) a soli 15 anni, nel 1989.

Tra le ultime collaborazioni di Rufus si segnala quella recente con Robbie Williams nella title-track del suo nuovo album, "Swings Both Ways": Rufus si è esibito con lui a Londra per un importante tv show e parteciperà come ospite speciale in alcune date del tour di Williams la prossima estate. Rufus ha inoltre collaborato nella sua carriera con i Pet Shop Boys, Shirley Bassey, Elton John, Antony, David Byrne, Joni Mitchell, Robert Wilson, Lou Reed, Boy George e Mark Ronson. Nei suoi innumerevoli tour in giro per il mondo ha avuto l’occasione di calcare (sia in solo che con la band) i palcoscenici più prestigiosi del mondo, da Glastonbury alla Royal Opera House, passando per Radio City Music Hall, Hollywood Bowl e la Carnagie Hall, dimostrando ovunque le sue incredibili qualità di showman.

 

Un personaggio così creativo ed istrionico ovviamente non poteva non attirare a sè anche il mondo del cinema alternativo e di Hollywood. Infatti la sua musica è finita in colonne sonore di film campioni di incasso, tra cui Shrek, The Aviator, Brokeback Mountains, Moulin Rouge, Mi Chiamo Sam, Broadwalk Empire, Juno e Zoolander.

 

I biglietti dello spettacolo del 4 aprile sono in vendita on line sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it e alla Biglietteria del Teatro Grande.

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3 Commenti

  1. Questo signore, omososessuale dichiarato e sposato con un uomo, ha nel suo repertorio la canzone "Gay Messiah" nella quale si profetizza l’avvento di un messìa gay. Questo un passaggio del testo:
    "Poi lui rinascerà
    Da un porno degli anni ’70
    indossando dei calzettoni di spugna con stile
    e un sorriso talmente innocente.
    Fareste meglio a pregare per i vostri peccati,
    Fareste meglio a pregare per i vostri peccati
    Perchè il messia gay sta per arrivare"

    Normale , si fa per dire, che il Teatro Grande accolga con entusiasmo questo grande musicista: fa parte dello "stile della Casa" inaugurato dalla Fondazione del Teatro Grande negli ultimi anni con l’avvento del sovrintendente Angelini, da Ascoli Piceno via Milano. Ci restano i ricordi di ciò che fu il nostro amato Teatro Grande e delle decine di grandi artisti (veri, non taroccati) che abbiamo avuto la fortuna di sentire. Nel frattempo dovremmo pregare per i nostri peccati in atttesa del messìa gay…

  2. caro stradivarius, se solo provasse ad ascoltare Rufus con il cuore libero dal pregiudizio, si lascerebbe andare al senso di vita che la sua musica riesce a comunicare. Questo non può essere che opera di una creatura illuminata, probabilmente figlia di Dio anch’essa…

  3. Almeno un palco lo potremmo riservare, per la serata, alla vedova di Arturo Benedetti Michelangeli, nostro concittadino nonchè da molti ritenuto il più grande pianista del Novecento che diverse volte si esibì su quel palcoscenico del Grande dove è in arrivo questo Rufus. Una sorta di scongiuro o di scaramanzìa nella speranza che non tutto sia sepolto e dimenticato per sempre.

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