Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Giancarlo Orini, il secessionista bresciano arrestato la scorsa settimana e considerato dagli inquirenti il fondatore dell’associazione Alleanza che ha portato, oltre a lui, all’arresto di altre 23 persone, tra Brescia e il Veneto.
L’uomo, che si trova ai domiciliari, è arrivato in Tribunale questa mattina accompagnato dai carabinieri e con il libro “La Repubblica di Venezia” sottobraccio. “Sono un bresciano atipico – ha detto rivolgendosi ai cronisti prima di entrare dal Gip, Enrico Ceravone – mi sento più suddito della repubblica Serenissima”. Una volta davanti al giudice però, Orini ha scelto di restare in silenzio.
Io invece non sono un suddito di nessuno. Sono un cittadino.
Ben per te,suddito di nessuno…,beh…..d ubito,se non di Venezia o Milano,come minimo di Roma ,o Bruxelles
Come i leghisti che fanno scena muta davanti allo scandalo di Lombardia Infrastrutture e al caso Moretti ( Lega Nord )
Si é cittadini dall’interno del proprio cuore, come anche sudditi.
Basta carlos sei ridicolo, tu sei suddito del pd e basta….
I patagni, già sodali del calabrese Belsito e di Neck ‘o mericano,fanna cagnara pro patagni della ruspa-sempre edilizia…- per stornare l’attenzione dall’uso improprio del finanziamento pubblico dei capoccia e per oscurare l’inchiesta sulla giunta Tosi.
Gli "amici a prescindere" dei governanti romani, contro gli interessi dei lombardi li possiamo definire collaborazionisti?