Brescia è la seconda città della Lombardia per numero di residenti di origine straniera. Il primo posto spetta a Milano, mentre la medaglia di bronzo appartiene a Bergamo. Questa la classifica che esce dal rapporto annuale dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) presentato questa mattina, mercoledì 9 aprile, a palazzo Lombardia.
Nella classifica delle presenze Milano primeggia con 437mila stranieri residenti, 30mila in più rispetto ai dati del 2012, mentre a Brescia il numero degli immigrati si ferma a 198mila, seguita da Bergamo con 144mila.
che disastro.
risorse?
La città di Brescia è in realtà la prima in Italia per rapporto tra stranieri residenti regolari e popolazione totale con appunto 166 stranieri ogni 1.000 abitanti. L’ultimo dato certo, quello del 2011, parlava di circa 36.000 stranieri regolari residenti a Brescia città. Se si parla invece di Brescia e provincia…
Bene Stradivarius per la precisazione ma intendevo la seconda in valore assoluto. Tornando all’articolo esso fa esplicitamente riferimento alla città, se invece il rapporto dell’ ORIM si riferisse alla provincia andrebbe compreso e specificato dall’ autore dell’articolo.
Voglio ricordare che la provincia di Brescia è la più estesa d’Italia e della Lombardia, ergo quanti stranieri con precisione sono residenti? E quanti clandestini? Sono stranieri o immigrati? Quali sono i motivi della loro presenza in Italia? Diamo risposte a domande, e meno falso buonismo.
Nessun buonismo, per quanto mi riguarda, anzi. L’Italia, dalla Legge Martelli in poi, non ha assolutamente governato il fenomeno immigrazione sotto il profilo mormativo. Gli effetti sono evidenti sia nel mondo del lavoro (in nero, sommerso, sottopagato e di fatto sottratto a forze lavoro domestiche da imprenditori senza scrupoli) che nell’ambito della criminalità organizzata e della microcriminalità poichè percepiti come un Paese dove lo stato di diritto è un optional, i processi durano in eterno, le pene non si scontano e sono assai blande, la si fa franca con estrema facilità spesso irridendo le stesse forze dell’ordine. Non so se siamo ancora in tempo per fare sì che la parola legalità non sia scritta sulla sabbia…