A tre giorni dall’ampio successo in Champions League, con i rumeni dell’Oradea, l’An Brescia replica una performance all’insegna della determinazione imponendosi sulla Rari Nantes Savona, nell’ultimo turno della stagione regolare di A1: a Mompiano, finisce 12 a 7 (3-3, 3-0, 3-1, 3-3, i parziali) per la squadra di Sandro Bovo. Se, nella serata di coppa, ai biancazzurri, erano bastati meno di cinque minuti per indirizzare l’incontro per il verso giusto, oggi pomeriggio, l’inizio non è stato così dirompente, con gli ospiti in vantaggio fino a quindici secondi dalla fine del primo tempo.
Questo soprattutto per merito di un Savona che è partito ordinato e deciso a dare filo da torcere. Poi, trascinate da capitan Christian Presciutti (top scorer di giornata con 5 centri), le calottine bresciane hanno iniziato a carburare, riuscendo progressivamente a prendere in mano le redini del gioco, e chiudendo la seconda e la terza frazione con sei gol all’attivo, a fronte di una sola rete subita (in inferiorità e a 6 secondi dalla fine del penultimo tempo). Creato il break di 5 lunghezze, nell’ultimo quarto, l’An ha gestito il match con lucidità e la giusta carica agonistica, portando a casa una vittoria che spiana la strada ai playoff: mercoledì sera, si partirà con la trasferta a Como, per quella che sarà l’andata dei quarti di finale (il ritorno a Brescia sarà mercoledì 23).
«Con una prestazione in crescendo – commenta il presidente dell’An, Andrea Malchiodi -, abbiamo onorato l’ultimo impegno della regular season; ci tenevo a chiudere in bellezza e posso dirmi soddisfatto, anche perché il Savona è una realtà di livello. Però, non c’è tempo per riposo o distrazioni, mercoledì comincia la fase calda della stagione, arrivano gli impegni dove non si può sbagliare: partiamo con il Como, una squadra in grado di mettere in difficoltà anche le formazioni più quotate, e ne sa qualcosa il Posillipo che è stato battuto in casa. Quindi, massima attenzione e grinta su ogni palla; da qui in avanti, dovremo riuscire a esprimere il nostro potenziale, dovremo essere bravi a giocarci le nostre carte».