Nomine A2A: 85 richieste per il Consiglio e 96 per il Collegio Sindacale

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181. Tanti sono i cittadini bresciani che aspirano a sedersi su una delle poltrone del Cda della multyutility bresciano-milanese. Sorprende sapere che a Brescia, che ha un decimo degli abitanti di Milano, i candidati siano quasi il doppio rispetto al capoluogo lombardo, dove complessivamente sono 102.

I nuovi organismi del Cda e del Collegio Sindacale saranno nominati nella prossima seduta programmata per il 13 giugno. Nel frattempo palazzo Loggia (tramite il Comitato di valutazione) e palazzo Marino (tramite la Commissione dei saggi) passeranno al vaglio le nomine ricevute. Per ora c’è il massimo riserbo sui nomi in lizza, anche perché il nuovo regolamento del comune milanese non prevede che siano resi noti fino alla scelta definitiva, dopodiché si potrà fare richiesta di accesso agli atti. 

Dei 12 membri del futuro Cda 4 a testa saranno scelti dai due sindaci, 3 dalle minoranze, più l’Amministratore delegato scelto di comune accordo. Il primo ad spetterà a Pisapia, e starà in carica fino al 2016. Per quanto riguarda la scelta bresciana i rumors danno per certa la presenza di Fausto Di Mezza per l’opposizione (nei 4 nomi scelti da Del Bono), in forse quella di Laura Artioli, attuale vicepresidente di Aib, così come per Giovanni Comboni, vicepresidente della Ori Martin e Claudio Buizza, ex capogruppo Pd in Loggia.
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. Una valangata di domande per nomine, di fatto, quasi tutte rigorosamente ed esclusivamente politiche. Competenze, conoscenze, professionalità specifiche sono degli optional. Ben altro servirebbe oggi alla complessità che A2A è chiamata ad affrontare in scenari competitivi in continua evoluzione e con un indebitamento finanziario ancora lontano da un adeguato alleggerimento strutturale.

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