UBI Banca ha sottoscritto con il Gruppo Aviva una serie di accordi aventi a oggetto il complessivo riassetto della joint venture esistente nel settore della distribuzione di prodotti assicurativi nei rami vita. In base alle intese raggiunte, le parti hanno concordato in ambito commerciale: l’estensione sino al 31 dicembre 2020 della durata degli accordi commerciali di distribuzione vigenti (in scadenza nel 2015), a valere sul perimetro distributivo attuale, con una gamma più ampia di prodotti vita e risparmio; l’acquisizione da parte di UBI Pramerica della gestione delle riserve tecniche di Aviva Vita S.p.A., attualmente pari a circa 3 miliardi di euro.
In ambito societario hanno raggiunto la semplificazione della struttura dell’azionariato delle due joint ventures Aviva Vita S.p.A. e Aviva Assicurazioni Vita S.p.A.. Alla luce dei richiamati accordi, UBI Banca venderà ad Aviva il 30% delle due joint ventures (partecipate attualmente al 50% circa), rimanendo con circa il 20% del capitale sociale di ognuna e conseguendo una plusvalenza a livello consolidato di circa €57 milioni netti.
Inoltre hanno concordato il riacquisto, da parte di UBI Banca, di tutte le partecipazioni detenute dalle società controllate da Aviva Holding Italia Spa in Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Ancona e Banca Carime. Tale riacquisto avverrà per un corrispettivo di €327 milioni, in linea con il fair value delle partecipate.
La riduzione delle partecipazioni di pertinenza di terzi (cd. “minorities”) comporterà per il Gruppo UBI un impatto limitato e stimato in circa 35 bps sul Core Tier 1 al 31.12.2013. Il Common Equity Tier 1 ratio Basilea 3 a regime resta confermato superiore al 10%.
A seguito del riacquisto delle citate minorities, il Gruppo UBI deterrà l’83,8% di BPCI, il 99,5% di BPA e il 100% di Carime e potrà beneficiare appieno degli effetti della progressiva ripresa dell’economia, attesi a partire da quest’anno.
Le istanze per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge saranno tempestivamente presentate con l’auspicio di ottenerne il rilascio entro la fine del 2014.