Molgora approva il bilancio, ma se non avra’ poteri promette di lasciare presto

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La coscienza di avere fatto tutto ciò che era in suo potere, e la consapevolezza di non rimanere al suo posto a tutti i costi. Nel giorno dell’approvazione in Consiglio Provinciale del bilancio preventivo di esercizio 2014, il presidente Daniele Molgora prende ancora una volta le distanze dal decreto Delrio che pone fine alla vita delle province. Una decisione sbagliata, secondo Molgora e tanti altri, a maggior ragione per l’incertezza sul futuro delle competenze dell’ente e del risparmio concreto che si potrà ottenere, non ancora quantificabile. 

A inizio mese, alla presentazione della bozza di bilancio (leggi la notizia), il decreto Delrio non era ancora stato votato in Parlamento. A distanza di meno di tre settimane Molgora presenta i conti in Consiglio ed ottiene il via libera (20 i voti favorevoli, quelli della maggioranza e dell’Udc, 8 quelli contrari, di Pd e Lega Padana), quando ancora però regna incertezza sul futuro delle competenze che rimarranno in carico all’ente di area vasta che sostituirà la Provincia. Su una cosa è stato chiaro il presidente: se non avrà poteri di gestione dei conti, è intenzionato a lasciare: «Abbiamo voluto portare avanti il bilancio per affermare che la Provincia è un ente a tutti gli effetti in grado di intervenire. L’Upi sta cercando di affermare che chi approva il bilancio lo porta in gestione fino al 31 dicembre. Se c’è la possibilità di farlo, risolvendo qualche problema per la cittadinanza, è un conto. Altrimenti, non farò certo il notaio di Roma». 
(a.c.)

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