Pallanuoto, per la Leonessa sabato inizia il rush finale verso lo scudetto

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Per il terzo anno consecutivo, l’An Brescia è tra le prime quattro forze della pallanuoto tricolore: superato il Como nei quarti di finale, sabato, alle 20, alla piscina di Mompiano, il sette guidato da Sandro Bovo affronterà il Circolo nautico Posillipo, nella gara 1 della semifinale dei play-off 2014. Un traguardo, la conquista della penultima tappa degli spareggi per il titolo, senza dubbio importante, ma che, in tutto il team biancazzurro, non espone alla sindrome di appagamento: la voglia di proseguire nel cammino di crescita è tanta, per cui tifosi e appassionati possono stare tranquilli, Presciutti e compagni faranno di tutto per arrivare a giocarsi il primo posto. Certamente, non sarà facile, per l’indiscutibile valore della posta in palio e per le qualità dell’avversario: con la squadra di Bruno Cufino, i tre precedenti (due nella stagione regolare, più l’incontro nella seconda fase di Coppa Italia) parlano di un pareggio e due vittorie bresciane di un solo gol, e, dunque, è facile capire che, per l’An, il coefficiente di difficoltà è davvero alto. Ma, trattandosi di una sfida di semifinale, non potrebbe essere altrimenti: si può dire che il clima sia da resa dei conti, per cui, una volta di più, servirà una performance all’insegna della massima attenzione, della concretezza e della freddezza nell’applicazione degli schemi, e di una determinazione senza riserve. Chiaramente, anche l’apporto del pubblico avrà un ruolo di rilievo, per cui i sostenitori biancazzurri sono chiamati a riempire la tribuna dell’impianto mompianese, per dare il proprio caloroso contributo.

«La sfida – commenta il tecnico dell’An, Bovo – è equilibrata e, come è successo nelle semifinali disputate da due anni a questa parte, ci sarà da lottare fino all’ultimo secondo. Il Posillipo è una squadra tosta, rispetto alla passata stagione si è rinforzata, grazie a due stranieri – i nazionali montenegrini Aleksandar Radovic e Filip Klikovac – di qualità, e grazie a un gruppo di giovani italiani che sono cresciuti parecchio. Insomma, il livello è alto e occorreranno lucidità, aggressività e una grande voglia di giocare secondo il nostro potenziale; ad ogni modo, siamo pronti, da sportivi, viviamo per momenti come questo e posso dire che siamo nella condizione giusta, col Como, soprattutto all’andata, si è visto. Ieri, forse, non avevamo la stessa grinta di sette giorni fa, ci siamo espressi in modo più orientato al controllo, però, cammin facendo, siamo riusciti ugualmente a prendere il largo. Comunque, per noi, il fatto di rigiocare la finale scudetto rappresenta un sogno, e l’obiettivo è farlo diventare realtà».      

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