«Non ho rancore, non incolpo nessuno, non sono arrabbiata con nessuno», così, nel suo dolore, la mamma di Marco, il giovane rimasto ucciso a Cevo dalla croce dedicata a Giovanni Paolo II, affronta il lutto. La bara sta tornando a casa e quello che mamma Mirella fa è ricordare il figlio nella sua vita, che è stata serena e felice. «Vent’anni di felicità. Questo è stato mio figlio», sono le parole riportate dal giornale di Brescia da lei pronunciate, ricordando come poco prima della tragedia «Gli avevo preparato i panini, era bello e pronto. Fremeva, non vedeva l’ora di partecipare alla gita del Grest. Sono uscita io di casa per prima, poi lui a piedi è andato in oratorio…». Parole che risuonano come macigni di semplicità, in una tragedia che ha colpito un Paese, una città e una famiglia.
Giù il cappello
quando una persona di fronte a una tragedia cosi si esprime in questo modo mi sento una nullità