Obiettivo centrato: a Napoli, nella gara di ritorno della semifinale, lAn Brescia batte 9 a 10 (0-3, 2-1, 4-2, 3-4, i risultati parziali) il Posillipo, e si guadagna, per il terzo anno di fila, il diritto a giocarsi il titolo tricolore. Presciutti e compagni bissano il successo di gara 1, e così si risparmiano la fatica, e i rischi, di una bella. Come previsto, la sfida alla piscina Scandone si è rivelata una battaglia complici anche alcuni disguidi nel funzionamento dei dispositivi per la chiamata dei time-out e, ancora una volta, il sette bresciano è riuscito ad avere la meglio grazie a una difesa molto efficace e alla capacità di tenere la giusta concentrazione nei momenti più concitati del match. Se lavvio di partita è contrassegnato dalla grande determinazione e lucidità dellAn, e da un certo spaesamento dei padroni di casa, nelle due frazioni centrali, il Posillipo, anche approfittando di un certo calo di precisione del reparto offensivo biancazzurro, riesce a macinare gioco, agguantando il pareggio a 5 secondi dalla fine del terzo tempo; a quel punto, i ragazzi di Sandro Bovo dimostrano di saper reagire alle difficoltà, non lasciandosi distrarre dalla confusione e dal nervosismo che, nel frattempo, sono montati in seguito ad alcune decisioni arbitrali e per i già citati problemi agli strumenti dei time-out, ed effettuano lallungo che decide la partita e che spiana la strada allennesima sfida con il Recco (che, nellaltra semifinale, come da pronostico, ha avuto la meglio sul Savona).
«Siamo molto contenti afferma il numero 7 del team bresciano, Daniele Giorgi -, essere ancora in finale ci riempie di soddisfazione: rispetto alle annate precedenti, la squadra è molto cambiata e, per alcuni di noi, il fatto di potersi giocare lo scudetto, rappresenta un traguardo mai raggiunto. Insomma, siamo davvero felici, anche considerando comè andata la gara di stasera: come richiesto dallallenatore, abbiamo difeso con grande decisione. Nel secondo tempo, abbiamo affrettato alcune conclusioni, abbiamo perso un po di concretezza in avanti, però, dietro, siamo riusciti a rimanere efficaci. A un certo punto, un po per le scelte degli arbitri, un po per la questione dei time-out, è salita notevolmente la tensione, sia in acqua che fuori, ma siamo stati bravi a gestire bene la pressione. Ora ci aspetta la sfida con il Recco: dopo la delusione della Coppa Italia, abbiamo tanta voglia di riscatto e faremo di tutto per giocarci al meglio le nostre carte».