Strano caso, sette infarti in una sola mattina: sei fatali. Salvo un 71enne

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Un puro e semplice, quanto tragico, caso. Non c’è una spiegazione dietro alla incredibile sequenza di infarti che si è verificata nella giornata di ieri: sette in sole sei ore. Purtroppo solo in un caso i medici sono riusciti a salvare la persona colpita.

Sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane, dove è riportata la notizia, si leggono le parole del dottor Claudio Mare, coordinatore del 118 di Brescia, che spiega: «I cardiologi al lavoro all’ospedale Civile, che ho interpellato dopo aver appreso dell’elevato numero di malori in così poche ore, definiscono una simile concentrazione fortuita, senza spiegazione logica. L’evento si può ritenere ripetibile, ma non deve generare allarme, soprattutto tra gli anziani o fra i malati cronici. Tra sabato e ieri non sono stati registrati sbalzi di temperatura significativi, pertanto escluderemmo una connessione. Un giorno si possono registrare più infarti che ischemie. In altri giorni si registra l’impennata delle crisi respiratorie. Ma quasi sempre siamo di fronte a persone con conclamati problemi di salute. Analizzando gli interventi del 118 negli ultimi mesi emerge che il boom degli infarti tra città e provincia è un evento raro, ma che può verificarsi saltuariamente». 

L’unica persona salvata è un 71enne che stava pescando al laghetto di Poncarale, soccorso in tempo dai sanitari del 118. Tre sono le vittime registrate in città, le altre tre a Chiari, Iseo e Pozzolengo, dove Luigi Mutti, 74enne di Medole in provincia di Mantova, è deceduto mentre gareggiava nella Gran Fondo del Colnago Cycling festival. Soccorso appena si è accasciato a terra, caduto dalla bici, Mutti è deceduto poco dopo presso l’ospedale di Desenzano. Il tragico evento ha fatto sospendere le feste di chiusura della tre giorni dedicata ai pedali.
(a.c.)

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