Chiude Vigasio, marchio storico del commercio cittadino

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Aperto nel 1942, trasferitosi negli anni da via Musei alla Pusterla, punto di riferimento per svariati decenni della stampa, della fotografia e delle forniture tecnologiche da ufficio. La bandiera sta ammainando da tempo, fra poco sarà tempo di toglierla del tutto. Un marchio storico del commercio urbano, Vigasio Store, sta per chiudere i battenti.

La notizia è nell’aria da un po’, l’ufficialità arriva dai sindacati che ieri, stando a quanto riportato sulle colonne di Bresciaoggi, hanno incontrato la proprietà per discutere del futuro dei lavoratori. Futuro segnato, purtroppo, visto che l’azienda ha meno di 50 dipendenti. L’unica speranza per gli attuali 11, per i quali è stata inoltrata richiesta di mobilità, è quella di essere assorbiti dagli altri negozi del gruppo, il Whitestore di via Porcellaga o delle Porte Franche, o ancora sperare in una nuova apertura a Bergamo.

Nei tempi d’oro Vigasio dava lavoro a 40 dipendenti, poi con la dismissione di diversi servizi di stampa e plotteraggio il negozio è diventato solo un rivenditore di apparecchi fotografici, di tecnologia e di telefonia.
(a.c.)

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4 Commenti

  1. Ringraziare i SINDACATI … per questa ennesima chiusura ! Conosco BEPPE VIGASIO da 30 anni e so che cosa gli hanno fatto certi dipendenti infedeli e IPERSINDACALIZZATI della CGIL ! La stessa storia di marchi importanti bresciani con le RSU interne sempre, sempre, sempre a minacciare ! Questi i risultati ……

  2. Una notizia che stringe il cuore e lascia l’amaro in bocca. Un altro pezzo di storia bresciana che se ne va. Speriamo che almeno il personale trovi rapida ricollocazione. Auguri sinceri e grazie per quello che avete rappresentato per la nostra città.

  3. Ringraziamo la politica sindacale di questi ultimi anni, il mitico intervento di Monti nel terrorizzare le coscienze degli italiani, la politica commerciale comunale che ha distrutto tutto il tessuto commerciale del centro, la fame da squali dei politicanti tangentisti che hanno sottratto soldi al tessuto sano dei cittadini, l’incapacità’ delle barriere doganali nel proteggerci dall’invasione della CIna di prodotti i cui prezzi hanno distrutto i mercati a discapito della qualità’ ….. E che altro?

  4. Con tutto il dispiacere che si puo’ provare per la chiusura di un negozio storico in citta’, credo che sia veramente stucchevole leggere i soliti commenti retorici qui sotto. E’ palese e purtroppo ovvio che Vigasio non possa competere con i grandi store dell’elettronica, della fotografia e della stampa. Negli ultimi 10-15 anni ci sono state delle rivoluzioni tecnologiche nel settore e chi non ha saputo rinnovarsi o semplicemente non ha potuto, ora paga sfortunamente dazio. Al di la’ dei sindacati di cui penso peste e corna, ma credete davvero che senza CGIL, SINDACI e MONTI il negozio Vigasio si sarebbe salvato? un abbraccio ai dipendenti

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