An Brescia fermata dal Recco: polemiche sull’arbitraggio

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A Sori, nella gara 1 della finale scudetto contro i favoritissimi del Recco, l’An Brescia cede per 7 a 6 (1-2, 1-1, 2-0, 3-3, i parziali) facendo vedere i proverbiali sorci verdi ai padroni di casa.

I ragazzi di Sandro Bovo scendono in acqua con il piglio giusto e per tutto il match si esprimono con grande determinazione, difendendo con efficacia e creando una gran mole di gioco. I palloni a boa arrivano, peccato che le conclusioni siano un poco imprecise.

Per metà gara l’An rimane in vantaggio, fallendo anche un rigore (parato) e usufruendo di una sola superiorità (per altro, non concretizzata). Al cambio di panchina, la tensione sale, complici alcune scelte arbitrali piuttosto discutibili. In ogni caso, le calottine bresciane continuano a macinare gioco con tanta grinta, evidenziando nessun timore reverenziale; a mancare è solo un po’ di precisione al tiro (alla fine saranno solo 2 le reti realizzate con l’uomo in più, entrambe realizzate nell’ultimissimo scorcio di partita). A metà dell’ultimo tempo, Recco riesce a portarsi sul più 3, ma capitan Christian Presciutti e Willy Molina riaprono i conti nel giro di un minuto e mezzo: peccato che, nell’ultimo giro di orologio, gli arbitri non vedano un pugno di Figlioli alla palla, nei cinque metri, gesto da sanzionare col rigore (secondo regolamento e non in base a un giudizio di parte). A onor di cronaca, nella prima parte dell’incontro, un altro pugno di Figlioli – questa volta ai danni di Nora – non era stato rilevato.

Una sconfitta, quella di stasera, da utilizzare per far crescere la carica agonistica in vista di gara 2: appuntamento mercoledì, alle 20.30, alla piscina di Mompiano.

«Il rammarico – afferma capitan Presciutti – è solo per il risultato: abbiamo disputato una grandissima partita, attuando gli schemi preparati con la determinazione degna di una finale. Nei momenti cruciali abbiamo pagato alcune decisioni arbitrali un po’ dubbie: dispiace che nella pallanuoto non sia valida la prova tv, noi giocatori commettiamo errori, ma anche i direttori di gara non sono infallibili. Comunque, per mercoledì, sono fiducioso, il gruppo sta bene e gli episodi negativi di oggi serviranno a darci ancora più stimoli».

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