26 novembre 2013, quasi sei mesi tondi tondi. Da tanto dura l’assenza di convocazioni del Consiglio Comunale, e non in un piccolo comune bensì a Lonato del Garda.
Puer non trattandosi di violazione di legge, il fatto rappresenta comunque un’anomalia, basti pensare che normalmente in altri comuni le convocazioni sono mensili, o quantomeno raggiungono la cifra di 9-10 all’anno. Perché a Lonato invece no? La risposta prova a darla il consigliere delegato al patrimonio, Roberto Tardani, sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi che riporta la notizia nel numero in edicola stamane, dicendo che con l’economia ferma non si edifica nulla, dunque non c’è nulla di cui discutere. Sul bilancio preventivo invece «Prima di portarlo in Consiglio attendiamo dal Governo un quadro normativo certo su cui muoverci. Il riferimento è anche al decreto che ha prorogato il termine per l’approvazione del previsionale 2014 al 31 luglio. Il termine in origine era lo scorso 31 dicembre, poi prorogato al 30 giugno. Prorogati anche il rendiconto 2013, i regolamenti tributari e le aliquote fiscali».
(a.c.)
In effetti, le ammninistrazioni comunali sono in seria difficoltà sia a rendicontare che a programmare a fronte di normative nazionali in continua evoluzione. Basti pensare alla parte delle entrate tributarie e di quelle extratributarie. Non si può sapere se e quanto si incasserà. Ma in compenso va mantenuto l’equilibrio finanziario con in più il patto di stabilità che non concede margini di manovra e flessibilità. Risorse ridotte, spesa corrente falcidiata dai tagli trasversali, investimenti in conto capitale limitati alle emergenze. Da qui le continue proroghe su proroghe in una situazione economica complessiva che non mostra di certo segni di ripresa. Tempi duri…