Acconto Tasi/Imu, sindacati: “O slittano le sanzioni o i Comuni compilino i moduli”

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Con un comunicato i sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Acli, Mcl. commentano l’imminente arrivo della nuova tassa Tasi. Di seguito il testo integrale del comunicato:

Come se non fosse sufficiente il lavoro che stiamo svolgendo con i mod. 730, è imminente l’arrivo della nuova imposta denominata TASI che si aggiunge, con le identiche scadenze (16 giugno), all’IMU per i possessori di immobili considerati seconde case.

Come ormai capita da diverso tempo anche quest’anno subiamo i ritardi della politica. Abbiamo assistito tutti alla telenovela sulle delibere dei Comuni sulle date di scadenza, sulle proroghe; alla fine il risultato non è cambiato ed i comuni che hanno deliberato entro il 23 maggio, mantengono la scadenza dell’acconto TASI entro il 16 giugno.

Di questi, ben 97 (quasi la metà dei 206 presenti in provincia di Brescia,) con quasi tutti i Comuni più popolati, Comune capoluogo in testa, hanno deliberato la nuova imposta.

Una cosa deve essere molto chiara, la competenza per la compilazione delle pratiche TASI e IMU è dei Comuni, sono loro che devono provvedere spedendo i bollettini ai loro cittadini.

I CAF nel limite del possibile si rendono disponibili, ma in questo periodo sono alle prese con le compilazioni dei modelli 730, e non è pensabile di sospendere il servizio.

Nessuno si è preoccupato di prorogare i termini, ne per la TASI/IMU né tantomeno per il 730/UNICO, ciò vuol dire che la stragrande maggioranza degli utenti dovrà accollarsi anche la sanzione prevista per chi paga dopo il 16 giugno (0,20% ogni giorno di ritardo per i primi 15 giorni, dopo il quindicesimo e fino al trentesimo giorno il 3%).

Per consentire ai CAF di gestire tutta l’utenza, è necessario che ogni singolo Comune autorizzi il pagamento dell’acconto TASI/IMU non più entro il 16 giugno, ma entro il 12 luglio senza che questo comporti una sanzione per l’utente.

E’ evidente che se non ci sono queste condizioni, i CAF non potranno che rimandare la stragrande maggioranza degli utenti ai rispettivi Comuni perché provvedano in proprio alla compilazione delle pratiche.

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