Massimo Minini è il nuovo presidente della Fondazione Brescia Musei. Una nomina senza grosse sorprese visto che il noto gallerista bresciano era da tempo tra i nomi più accreditati a sostituire Fausto Lechi. Nel consiglio direttivo sarà affiancato da Giorgio Grazioli, Chiara Rusconi e Marco Vitale (nominati dal sindaco), ma anche da Alberta Marniga per la Fondazione Asm, Giovanni Trerotola per Fondazione Cab e Bortolo Agliardi per la Camera di Commercio.
Alla faccia della legalità e della trasparenza, in un conflitto d’interesse che già è attivo nel solo assumere la carica, e in una situazione di predominanza e di visibilità per le loro gallerie. I mercanti sono entrati … e saranno come un cavallo di Troia per questa amministrazione che imploderà inevitabilmente su quanto altrettanto inevitabilmente sorgerà nella gestione dell’arte e delle mostre e del danaro pubblico che verrà usato, e questa nefasta decisione sarà la caduta politica per l’assessore Castelletti e il sindaco Del Bono alle prossime elezioni amministrative, giacché si è aperta una stagione di sospetti che difficilmente potranno essere evitati e li accompagneranno al voto. Perché Brescia ora ha il triste primato di unica città in Italia e unica città in Europa ad avere due galleristi nel direttivo di Musei pubblici.