Boom istituti di agraria: Brescia prima per numero di studenti

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Negli ultimi cinque anni, da quando è scoppiata la crisi economica sono aumentati di quasi il 30 per cento i ragazzi lombardi che hanno scelto di studiare agraria alle superiori. E’ quanto risulta da una ricerca di Coldiretti Lombardia in occasione della giornata dedicata al progetto della UE su “Youth Guarantee”.

La crescita delle iscrizioni – spiega la Coldiretti regionale – riguarda sia gli istituti tecnici che i professionali. E sono proprio gli “Istituti professionali per l’agricoltura e l’ambiente” a fare da traino: fra il 2009 e il 2014 le iscrizioni al primo anno nei 13 istituti professionali statali con indirizzo agrario presenti sul territorio regionale sono aumentate di oltre il 34 per cento. Gli iscritti ai 12 istituti tecnici agrari statali della Lombardia, invece, hanno fatto segnare una crescita superiore al 27 per cento.

Nel 2009 erano poco più di 8 mila gli studenti che frequentavano gli istituti tecnici e professionali con indirizzo agrario presenti in Lombardia, mentre oggi sono diventati quasi 10 mila. A livello nazionale quasi uno studente su quattro cerca una prospettiva di lavoro nell’italian food: il 23 per cento degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali di tutta Italia ha scelto per il 2013/14 un indirizzo legato all’agricoltura o all’enogastronomia.

La provincia di Brescia invece si piazza al primo posto per numero assoluto di studenti iscritti agli istituti agrari  (2.166 studenti nell’anno scolastico 2013/2014). Al secondo posto la segue la provincia di Bergamo (1.365) e al terzo quella di Pavia (1.337). Seguono Milano (1.132), Mantova (1.062) e Cremona (924). Oggi negli istituti agrari non si seguono soltanto corsi di studio tradizionalmente più legati al mondo agricolo (come tecniche di allevamento, agronomia e economia agraria).

La mappa lombarda del boom di agraria, per quanto riguarda gli istituti professionali, vede al primo posto la provincia di Bergamo: se nell’anno scolastico 2009/10 i ragazzi frequentavano i corsi professionali del “Cantoni” e del “Rigoni Stern” erano 39, nell’anno 2013/14 gli studenti sono diventati 257, con un aumento di oltre 6 volte. In provincia di Milano invece è stato boom per gli istituti tecnici: in questo caso gli studenti si sono quasi triplicati, passando da 333 a 959. 

La crescita che si registra nelle scuole superiori è confermata anche dai livelli più alti di istruzione: secondo un’analisi della Coldiretti sulla base di una ricerca Datagiovani, infatti, dal 2008 ad oggi le iscrizioni alle Facoltà di Scienze Agrarie, forestali ed alimentari hanno fatto registrare la crescita più alta nel periodo considerato (+45%, dati nazionali).

 “L’ingresso dei giovani – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – è strategico non solo per l’agricoltura, ma per tutto il mondo economico. La carica di innovazione, la forza delle idee e la capacità di coniugare tradizione e futuro sono elementi importanti per far ripartire l’Italia e uscire dalla crisi. Per questo il processo di formazione scolastica diventa fondamentale per lo sviluppo di tutto il nostro sistema produttivo”.

 

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