Discarica di via Brocchi, l’Asl ci ripensa: si deve revocare la concessione

0

Si sono riscontrate più malattie dell’apparato respiratorio e tumori che in altre zone della città. Questa la motivazione, decisamente valida, che ha spinto l’Asl di Brescia ad esprimere un parere negativo circa la discarica di inerti (amianto) in via Brocchi a San Polo.

Il cambio di rotta è emerso ieri a margine della Conferenza dei servizi che Regione Lombardia ha convocato presso il Pirellone in merito all’iter di valutazione per il rinnovo della concessione alla ditta Profacta, stamane sulle colonne di Bresciaoggi sono riportati i pareri di alcuni ambientalisti. Presenti, oltre ad amministratori e tecnici regionali, anche Arpa, Comune di Brescia con Nunzio Pisano, Giovanna Giamparini del Comitato spontaneo contro le nocività, Pietro Garbarino per Legambiente, Giampietro Maccabiani, consigliere regionale, nativo di Montichiari, per il Movimento 5 Stelle e rappresentanti di Profacta.

A far cambiare il parere sostanzialmente positivo espresso dall’Asl nel 2008 sono stati i dati diffusi sull’incidenza delle malattie in tutta la città, dati che confermerebbero un problema da non sottovalutare per i residenti a San Polo, area sulla quale insistono già da anni diverse nocività. Un altro elemento tenuto in considerazione è la vicinanza del sito con i quartieri residenziali, potenzialmente i più soggetti al pericolo derivante dalle spore di amianto che potrebbero sollevarsi dai cumuli e finire nell’aria, nel suolo o nell’acqua. 

Nunzio Pisano della Loggia ha ribadito il No del Comune, sensibile al tema della pressione ambientale subita da San Polo. Arpa invece è rimasta sostanzialmente sulle posizioni passate, valutando cioè come fattibile il rinnovo della concessione.
(a.c.)

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Piano piano anche l’Asl comincia a spostare il velo di omertà sulla reale situazione epidemiologica delle patologie anche oncologiche riconducibil ai danni ambientali e che riguardano non solo la zona di S.Polo, ma l’intera città. Apprezzzabile, sul tema specifico, anche la posizione del Comune. E pensare che la Giunta Paroli partorì l’dea di costruire in zona la Cittadella dello Sport: roba da non credere.

  2. Finalmente!!!!! Questa zona è piena di cave…i cavatori sono diventati ricchi prima cavando e adesso vogliono diventare ulteriormente ricchi riempiendo le cave con ogni tipo di veleno!!!!
    Menomale che qualcuno si è svegliato. Grazie!!!

  3. Tutte belle parole, ma i fatti sono diversi. ASL dice di no, il Comune dice no (anche se con minor determinazione) ma intanto la Regione rinnova l’autorizzazione a Profacta nonostante ci siano perizie della Procura di Brescia che attestano che la ditta, nel breve periodo di attività, ha operato in violazione dell’autorizzazione a suo tempo rilasciata, mettendo in pericolo l’ambiente e la salute pubblica.

  4. Aggiungo che il rinnovo dell’autorizzazione è subordinato alla modifica dei confini della discarica che, al momento non rispetta la distanza minima di cento metri dal centro abitato. La domanda è: come ha fatto la Regione Lombardia a rilasciare nel settembre 2012, il primo nulla osta all’esercizio della discarica?

  5. Ad onor del vero erano presentii anche 2 rappresentanti della nostra associazione (Comitato Difesa della Salute e dell’Ambiente di Brescia
    Ricordo che la nostra organizzazione è stata la prima a manifestare formalmente la sua contrarietà nella primissima conferenza dei servizi in regione quasi 5 anni fa. Poi anche altri si sono aggiunti alla battaglia tuttora in corso.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome