C’è anche un gruppo bresciano nel Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico (CNSAS) impegnato nel salvataggio di uno speleologo tedesco in Alta Baviera, rimasto vittima di un incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle, l’8 giugno scorso.
Alla 6 di questa mattina la barella ha raggiunto il campo 3 a quota – 720 m: ci sono volute 8 ore per trasferire dal campo 4 al campo 3 la barella con lo speleologo. La sosta imposta nella giornata di ieri dal medico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico al campo 4 – a quota -900 – ha permesso al ferito di riposare e ai sanitari di effettuare i monitoraggi di routine all’interno di una speciale tendina.
La barella ha ripreso nella notte la sua lunga marcia verso l’uscita e dopo aver superato una serie di pozzi, strettoie e meandri è giunta alle 6 di questa mattina al campo 3 a quota – 720m. Le squadre di tecnici tedeschi, italiani austriaci e svizzeri, divise in tre team, sono ora al lavoro per attrezzare il tratto di grotta che dal campo 3 porta al campo 2 ; nel frattempo è prevista una sosta di almeno 6 ore per far riposare il ferito e consentire ai medici di prestargli le cure necessarie.