Giro di vite sui writers-imbrattatori: già indagate 34 persone

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L’imbrattamento di muri, monumenti, parchi e spazi pubblici va contrastato. E’ un preciso mandato dell’Amministrazione comunale che, attraverso la Polizia Locale, ha dichiarato guerra al vandalismo per salvaguardare il decoro urbano e i beni della collettività.

Sulla base di questa necessità, e sotto la regia della Procura della Repubblica e della Procura dei Minori, la Locale ha iniziato alcune indagini che hanno riguardato in tutto 34 ragazzi maggiorenni e minorenni. L’attività è partita dall’episodio verificatosi nel deposito della Metropolitana leggera lo scorso inverno, quando alcuni convogli sono stati imbrattati da cinque giovani che in seguito hanno postato su youtube un video che li ritraeva. Da qui si sono diramati due filoni di indagini:

PRIMO FILONE DI INDAGINI. Ha riguardato i cinque ragazzi ritratti nel video della metropolitana. Si tratta di quattro maggiorenni e un minorenne: G.A. 28 anni di Busto Arsizio (Va); M.F. 33 anni di Varese; P.G. 34 anni di Monza; V.C. 33 anni di Lucca; C.A. 17 anni di Roma. Tutti sono stati indagati in concorso per danneggiamento e imbrattamento, aggravato da futili motivi, con intrusione in edificio pubblico.

Partendo dal video pubblicato su youtube, nel quale si poteva osservare tutta la fase dell’incursione e dell’imbrattamento dei vagoni, è iniziata una serie complessa di indagini con tecniche sofisticate e specialistiche, non tralasciando quelle classiche della Polizia Giudiziaria.

Alcuni dei ragazzi identificati avevano già precedenti specifici, altri erano incensurati ed insospettabili con professioni di alto livello sociale. Durante le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati sono stati trovati marker e squeezer (pennarelli punta larga specifici per writing), centinaia di bombolette, tappi erogatori, guanti in lattice, passamontagna, una chiave universale di apertura delle porte dei vagoni, uguale a quelle in dotazione al personale delle ferrovie.

I soggetti sono appartenenti a crew diverse, organizzate, che colpiscono anche all’estero. Va sottolineato che chi pianifica queste incursioni ha solitamente una buona disponibilità economica, non ha problemi a viaggiare e ad acquistare materiale, tanto che si verifica spesso un fenomeno di pendolarismo da e per l’Italia.

Lo dimostra anche un altro episodio, avvenuto lo scorso gennaio, che ha provocato l’interruzione di 20 minuti di tutta la linea di trasporto metropolitano. L’autore, individuato e denunciato per danneggiamento, imbrattamento e interruzione di pubblico servizio, è M. J. 24 anni, di nazionalità inglese, poi arrestato per gli stessi reati in Austria dove tutt’ora è rinchiuso. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione con le polizie estere, compresa l’Interpol.

SECONDO FILONE DI INDAGINI. Ha riguardato per lo più minorenni, spesso studenti, con scarse risorse economiche e l’obiettivo di ripetere ossessivamente la propria tag sui muri della città o sui mezzi pubblici (bus, metro) per acquisire fama nell’ambito locale dei graffiti.

Sono stati indagati 28 ragazzi (8 maggiorenni e 20 minorenni, due dei quali 13enni non imputabili, ma deferiti all’autorità giudiziaria minorile) per lo più residenti in città e hinterland. Sono stati aperti 14 fascicoli di indagini: due episodi in flagranza, 12 da indagini più complesse e accurate nell’ambito del mondo del writing. Alcune continuano per portare all’identificazione di altri soggetti coinvolti.

I ragazzi colpivano soprattutto in centro storico, con particolare accanimento nel quadriportico di piazza Vittoria, in piazzetta Bruno Boni e nella galleria del Sociale, dove sono stati identificati cinque autori di tag che si ripetevano di continuo.

In periferia taggavano con particolare insistenza nella zona di Urago Mella e del Villaggio Violino. Si registrano anche un’incursione notturna in un plesso scolastico di un istituto superiore e al Tribunale.

Molto colpiti anche l’arredo urbano, in particolare quello legato al trasporto pubblico. Sono state rilevate più di 70 pensiline di Brescia Trasporti imbrattare in modo pesante, danneggiate da tag e scritte incise sui vetri con lo scratching (graffito realizzato graffiando le superfici in modo irreparabile) almeno in 10 casi.

Va sottolineato che il fenomeno ha aspetti preoccupanti e risvolti violenti poiché innesca una sorta di competizione e sfida tra gli autori delle crew che sono già stati protagonisti di pestaggi e risse fuori dai plessi scolastici o nei luoghi di ritrovo di gruppi giovanili.

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