A pochi giorni dalla sentenza del Tar che ha cancellato il piano d’area regionale a salvaguardia dello scalo D’Annunzio, Legambiente solleva la protesta e chiede alla Regione di impugnare la decisione davanti al Consiglio di Stato. "L’area attorno allo scalo di Montichiari deve rimanere inedificabile per almeno due buoni motivi – dichiara Dario Balotta di Legambiente – Il D’Annunzio è l’unico aeroporto del Nord Italia che non è accerchiato dalle case e se si sviluppassero le attività aeronautiche cargo o passeggeri sarebbe l’unico scalo che rispetterebbe le norme vigenti sul rumore".
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
La sconcertante sentenza del Tar di Brescia di pochi giorni fa, che ha cancellato il piano d’area regionale a salvaguardia dello scalo D’Annunzio deve essere impugnata dalla regione Lombardia al consiglio di Stato. L’area attorno allo scalo di Montichiari deve rimanere inedificabile per almeno due buoni motivi – dichiara Dario Balotta di Legambiente – Il D’Annunzio è l’unico aeroporto del Nord Italia che non è accerchiato dalle case e se si sviluppassero le attività aeronautiche cargo o passeggeri sarebbe l’unico scalo che rispetterebbe le norme vigenti sul rumore. Ciò grazie ai rigidi vincoli urbanistici messi attorno allo scalo dalla Regione che ora però deve reiterare il suo Piano d’area a tutela della salute dei cittadini e dello sviluppo futuro dello scalo. Bisogna evitare il paradosso che tra pochi anni gli stessi alloggi autorizzati oggi a pochi metri dallo scalo vengano indennizzati o delocalizzati domani dall’autorità aeroportuale a costi enormi. Per concludere, secondo l’esponente di Legambiente, sarebbe singolare che venga garantito il diritto ad edificare nuove residenze a Montichiari quando nella cittadina si contano quasi un migliaio di alloggi sfitti o vuoti e dove c’è stato un abuso del territorio, con cave, discariche e urbanizzazioni particolarmente degradante.