Sono tre le ordinanze, l’una del tribunale di Venezia e due del tribunale di Catania che impongono all’ospedale Civile di Brescia di effettuare le somministrazioni di cellule staminali trattate con il metodo Stamina ad altrettanti pazienti, due bambini e un adulto.
Dando seguito a quanto ordinato dai giudici il Civile hanno annunciato la pubblicazione sul portale dell’azienda di un “avviso finalizzato ad acquisire la disponibilità da parte di soggetti esterni all’organico aziendale, ad effettuare la somministrazione del cosiddetto trattamento Stamina”. Questa la linea che la dirigenza del plesso ospedaliero bresciano ha deciso di adottare per uscire da una situazione che, alle volte, appare senza via d’uscita.
L’ospedale Civile cerca quindi “soggetti esterni all’organico aziendale”, che abbiano determinati requisiti, vale a dire un medico anestesista rianimatore che dovrà sedare il paziente e in caso di minore sia “in possesso di comprovata esperienza nella gestione di tali pazienti”, ma anche “un medico infusore con comprovata esperienza nella pratica di infusioni per via intratecale”, e ancora un “operatore professionale collaboratore infermiere (nurse di sala operatoria)”.