Si chiude con la Stagione 2014 la felice collaborazione con il Maestro Umberto Fanni, direttore artistico della Stagione d’Opera del Teatro Grande, incarico che lo ha legato alla città di Brescia dal 2006.
Il Maestro Umberto Fanni è stato infatti nominato Direttore Artistico della Royal Opera House di Muscat (capitale dell’Oman). Dal prossimo mese di settembre ricoprirà il prestigioso incarico in quello che è considerato il teatro più importante del Medio Oriente.
La Fondazione del Teatro Grande si congratula con il Maestro Fanni e lo ringrazia per l’impegno di questi anni che lo ha portato a rappresentare Brescia anche nell’ambito del Circuito Lirico Lombardo. Fondamentale il suo ruolo per l’ideazione di progetti importanti tra cui la MozartFest e la Festa dell’Opera.
L’augurio comune è che, pur nella diversità dei contesti, possano nascere proficue collaborazioni e sinergie internazionali per il Teatro Grande e per la città di Brescia.
Come Lippi in Cina, Capello in Russia e Zaccheroni in Giappone ? Essendo Fanni transitato nientemeno che nei teatri di Trieste, all’Arena di Verona ed a Cagliari, la Royal Opera House di Muscat nell’Oman sarà anche prestigiosa, però…
Be’, dai: se si pensa che c’è gente che è transitata dall’IDV alle retrovie pentastellate…
grandi complimenti al Maestro Fanni! meritato riconoscimento internazionale. L’invito è a non curarsi dei commenti sciocchi e invidiosi. Spiace solo di perderla in città: con Angelini e l’arrivo di Di Corato a Brescia Musei avreste davvero portato Brescia in primo piano.
La famosa royal opera di muscat. Chi non vorrebbe dirigerla? Odalische e beduini compresi. O no?
Angelini, Di Corato e Fanni sarebbero sinonimi di una Brescia portata in primo piano dal punto di vista culturale e musicale ? Eccelsa visione: aggiungiamoci anche la Castelletti, così restiamo tranquillamente…a pianterreno.
Ci sono cose ovvie, che non si possono scrivere. Ma certi treni passano una sola volta e quello degli sceicchi d’Oriente ha i vagoni carichi di dollari. Chissà, dopo l’"Italiana in Algeri" di Rossini, la lieta circostanza potrebbe ispirare magari il sempre attivo Montalbetti a musicare "L’italiano in Muscat"…