Inchiesta morte dottoressa Cantamessa, indiano accusato di duplice omicidio volontario

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Da Brescia stava tornando verso casa, a Bergamo, quando vedendo un uomo in difficoltà, steso a terra, si fermò per soccorrerlo. Fu travolta e uccisa sul colpo, assieme alla persona che stava cercando di soccorrere, da un’auto in corsa guidata da un immigrato indiano. Era lo scorso 8 settembre ed ora, a distanza di quasi dieci mesi da quella terribile tragedia, il Pubblico Ministero Fabio Pelosi ha chiuso l’inchiesta accusando di duplice omicidio volontario Vicky Vicky, l’investitore, fratello dell’immigrato travolto e ucciso assieme alla dottoressa quarantaquattrenne. 

Nessuno potrà più riportare in vita la tanto amata ginecologa del Sant’Anna e Kumar Baldev, ma il Pubblico Ministero vuole fare la massima chiarezza attorno a ciò che successe quella notte. L’auto con a bordo la dottoressa, condotta da un amico che era con lei a cena nella nostra città, si fermò lungo la strada, a Chiuduno, per soccorrere un uomo caduto a terra durante una violentissima lite alla quale presero parte una ventina di indiani. I motivi della lite, iniziata a Casazza, nella bergamasca, e conclusa a Chiuduno, vanno ricercati nei rapporti tra gruppi rivali di immigrati, legati a motivi di lavoro. Sono sedici in tutto le persone indagate, e la posizione più grave ovviamente è quella di Vicky Vicky, che si è sempre difeso dicendo che stava solo scappando perché aveva paura. La velocità dell’impatto tra la Golf condotta dall’indiano e la Cantamessa è stata stimata in 90 chilometri orari.

Nei prossimi giorni si sapranno le date per il processo.
(a.c.)

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