Brescia Calcio: la cordata bresciana è pronta, la palla è nelle mani di Corioni

0

Una chiacchierata di due ore, poi i saluti e la decisione di rivedersi mercoledì, quando alla scadenza improrogabile del 15 luglio, termine ultimo per l’iscrizione al campionato, mancheranno solo sei giorni. L’incontro a palazzo Loggia tra la società Brescia Calcio e Marco Bonometti, a capo della cordata bresciana di imprenditori interessata a rilevare la squadra, coordinato dall’amministrazione comunale, è stato a detta dei partecipanti positivo ma interlocutorio.

Seduti al tavolo della trattativa c’erano oltre ai tre attori principali, Emilio Del Bono, Gino Corioni e Marco Bonometti, i figli Fabio e Antonella Corioni, Antonello Cestelli in rappresentanza di Ubi Banca, main sponsor nonché creditore del club, Alessandro Triboldi, direttore generale del Comune, Aldo Rebecchi in qualità di coordinatore dello staff del sindaco e l’avvocato Andrea Zaglio come accompagnatore di Bonometti. 

L’incontro è stato quantomai concreto: partendo dal dato di fatto che Corioni non ce la fa più a sostenere le spese per la sopravvivenza della società, Marco Bonometti a capo di una cordata di imprenditori/industriali bresciani avrebbe esposto il suo piano per rilevare il debito accumulato e ripartire garantendo il denaro per l’iscrizione entro il 15 luglio alle ore 19 (servono circa 4 milioni di euro tra fidejussione per l’iscrizione e pagamento di stipendi, contributi Enpals e ritenute Irpef pregresse). Questo l’unico modo per continuare in Serie B e non ripartire dalle categorie minori: creare una società alla quale trasferire il titolo sportivo, e lasciare i debiti nella attuale, infatti, si è rivelato impossibile in quanto la Figc non lo consente. Quanto ricaverebbe Corioni dalla cessione della società? Nulla, ma non avrebbe i debiti da estinguere.
(a.c.) 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Che si sia pensato furbescamente di crere addirittura due società distinte e parallele, tipo good and bad company modello Parmalat o Alitalia, la dice lunga sul finale dell’era corioniana: desolante, inglorioso e soprattutto pieno di incognite per il futuro. Si sa di Bonometti, che i bresciani devono ringraziare comunque, ma chi sono gli altri imprenditori della cosiddetta cordata ? no, perchè di questi tempi…

  2. ma come nulla ricaverebbe se ha gia imposto una buonuscita ????
    oltre a collezionare pessime figure sia per quanto concerne l’immagine , la barzelletta manenti è stata il colmo , pretende anche una probabile buonuscita ………..!!!!
    ha mantenuto il clan intero con il brescia calcio ….ha da finire, questo è l’ennesimo insulto ad una città intera se così fosse , corioni presidente ad honorem …dategli pure una laura ad honoris in economia aziendale e fategli un monumento a questo presidente che ha preso quanto di più possibile in cambio del nulla assoluto e dei debiti …..

  3. nessuno degli imprenditori citati è disposto ad accollarsi i debiti accumulati da corioni, sono barzellette . Camozzi non ha tempo da perdere, fantomatiche ipotesi . beretta si è tirato fuori , pasini finchè vi è solo l’ombra di corioni fugge , gli altri citati non credo disposti in questo senso , tantomeno dalla apparente pretesa ( così cita il GdB di oggi ) di una buonuscita !!!

  4. Cambiare il titolo dell’articolo: "La cordata bresciana è pronta, ma solo se ha nelle mani le palle di Corioni"…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome