Il 26 settembre si aprirà il processo. E al termine del percorso si saprà forse qual è la verità su quanto accaduto. Sul banco degli imputati un medico 57enne che fino al 2013 lavorava al pronto soccorso dell’ospedale di Iseo, accusato di violenza sessuale nei confronti di sei pazienti. Tre le presunte vittime che subito avevano segnalato i presunti abusi (palpeggiamenti nelle zone intime). Ma nei mesi successivi sono arrivate altre tre segnalazioni alle forze dell’ordine. Tra queste anche due minorenni di 16 anni che vivono tra le province di Brescia, Bergamo e Milano.
Dal canto suo il medico continua a dichiararsi completamente innocente. Ma nel frattempo ha "spontaneamente" risarcito le presunte vittime con circa 85mila euro (dai 6 ai 32mila euro a testa). Il giudice ha ammesso il rito abbreviato condizionato a una consulenza medico-legale sulla natura clinica delle visite e all’analisi di due reclami presentati all’ufficio relazioni pubbliche di Iseo. Ma i tabulati telefonici delle presunte vittime non saranno esaminati.