Un insolito via vai notturno di decine di persone ha destato i primi sospetti, confermati all’indomani: un nutrito gruppo di fedeli islamici ha preso possesso di un locale di via D’Annunzio a Orzinuovi per trasformalo in moschea durante il periodo del Ramadam. Dopo Manerbio scoppia anche a Orzinuovi un caso relativamente alla professione di culto islamica nella nostra provincia.
Il locale è risultato essere regolarmente affittato da un cittadino attraverso un’associazione con sede a Trenzano. Ma il problema non è quello: l’amministrazione comunale dopo aver compiuto le verifiche del caso ha dichiarato che il locale non può essere adibito al culto. E’ lo stesso vicesindaco Alessandro Battaglia a chiarire la situazione intervenendo sulle colonne di Bresciaoggi: «Il punto è semplice: in quell’area del paese, come peraltro stabilisce chiaramente il Pgt, non sono contemplate strutture in cui praticare culti religiosi. In primis abbiamo avvisato la questura e la Polizia locale. Quindi, l’altro giorno abbiamo recapitato allo stesso affittuario una lettera di diffida, nella quale sostanzialmente comunichiamo che in quell’edificio non si possono svolgere attività religiose. Adesso stiamo a vedere: se la situazione non tornerà alla normalità in tempi rapidi, avvieremo un protocollo di abuso e, qualora dovesse servire, siamo pronti a intervenire per sgomberare la struttura con l’ausilio delle forze dell’ordine».
La Lega Nord di Orzinuovi non rimarrà con le mani in mano: domenica mattina in piazza Vittorio Emanuele partirà la raccolta firme promossa dal nuovo comitato "No moschee a Orzinuovi".
(a.c.)