Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi, martedì 15 luglio 2014, il progetto di legge che prevede la ratifica dell’intesa fra Lombardia ed Emilia Romagna sul riordino dell’Istituto zooprofilattico delle due Regioni. L’Istituto, che ha sede a Brescia, opera come strumento tecnico-scientifico dello Stato e delle due Regioni, garantendo l’espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare. In particolare controlla le malattie degli animali e i piani di profilassi, le leggi sul benessere animale, ma anche la qualità degli alimenti di origine animale.
“Con questa ratifica si sottolineano una volta di più l’importanza e il valore dell’Istituto zooprofilattico per il controllo della qualità degli alimenti – ha detto Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, in Aula –, a maggior ragione oggi, a pochi mesi dall’avvio dell’Expo che ha come tema proprio l’alimentazione. In quest’ottica lo Zooprofilattico deve assumere un valore e un ruolo molto forte. E il fatto di valorizzare questi due aspetti, la qualità e il controllo, in un sistema come il nostro, deve sapersi tramutare anche nella capacità di certificare la produzione di settore. L’Istituto deve diventare un vero e proprio strumento, altrimenti queste innovazioni e potenzialità non vengono adeguatamente sfruttate”.
Con la ratifica si riordinano le competenze e si introducono alcune modifiche nella governance dell’Istituto: vengono potenziate le funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo, e razionalizzati i costi; il consiglio di amministrazione passa da 7 a 5 componenti; il compenso per il presidente del consiglio di amministrazione viene portato dall’attuale 65% dell’indennità di un consigliere regionale al 40%; il compenso del membri passa dal 35% al 20% .