Nella notte Sonico è stata invasa dall’acqua. Tutta colpa delle due ore di pioggia battente che dalle 22,30 all’1 di notte non ha mai smesso di cadere ingrossando a tal punto il fiume da sradicare un castagno che cresceva sulle sponde e trascinarlo fino all’imbocco della tombinatura del torrente Re che, a quel punto, è esondato.
In pochi minuti le strade del piccolo paese della Val Camonica si sono trasformate in una fanghiglia colpa di sassi e detriti di ogni genere che si infiltrava negli scantinati e sotto le porte delle case provocando numerosi allagamenti.
L’allarme è stato lanciato all’1,10 del mattino da un residente del paese. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Edolo e dei carabinieri , oltre ai tecnici della Protezione Civile e del Comune che alle 2,40 hanno istituito l’unità di crisi nella sede del Comune. Almeno un centinaio le famiglie costrette ad abbandonare le proprie case invase da acqua e fango che hanno chiesto riparo a casa di amici e parenti o, in alternativa, sono state opitate nelle stanze messe a disposizione dal Comune per gli sfollati. Alle 5 del mattino il prefetto ha insediato sul posto il centro di operativo misto che avrà il compito di gestire l’emergenza fino al rientro alla normalità.
Al momento sono in corso i rilievi per accertare la viabilità (ora ridotta a senso alternato) sulla statale 42 che porta a Ponte di Legno e sulla linea ferroviaria Brescia-Edolo. Si procederà quindi alla pulizia delle strade, ma la paura, quella non la può spazzare via nessuno.