“Il Pd – afferma Fabio Rolfi, vice capogruppo del Carroccio rispondendo alle critiche mosse dall’assessore milanese Majorino – dimostra un atteggiamento a dir poco schizofrenico. L’esponente democratico è riuscito nel medesimo comunicato stampa a sostenere che il rischio diffusione dell’Ebola è inesistente per poi arrivare a richiedere, poche righe dopo, l’allestimento di un presidio ASL in Stazione centrale. Come dire? O il rischio c’è, e allora bisogna ricorrere a misure ben più forti rispetto a raffazzonati presidi in stazione, oppure non c’è nessun pericolo e allora il presidio in stazione è superfluo. Delle due l’una.”
“A prescindere dall’incoerenza del Pd – prosegue il capogruppo della Lega Nord in Regione,Massimiliano Romeo – forse non è chiaro il punto fondamentale della vicenda: la Stazione centrale di Milano non è un campo profughi, ne un centro di espulsione e i clandestini non dovrebbero proprio stare in questo luogo, a maggior ragione se esiste il rischio anche minimo di diffusione di malattie potenzialmente mortali come l’Ebola e la Tbc. Non è ammissibile pensare di mettere a repentaglio la vita di gente ignara che si reca in stazione per prendere il treno perché il Governo e il Pd non sono in grado di gestire una situazione d’emergenza. Queste persone – chiosa Massimiliano Romeo – andrebbero condotte negli appositi centri di identificazione ed espulsione e solo in quei luoghi sottoporle ai necessari controlli igienico-sanitari atti a verificare la presenza di malattie contagiose e potenzialmente pericolosissime come l’ebola o la tubercolosi.”
Non l’avete sentito il nuovo ritornello dei sinistroidi? Da ebola si guarisce,dalla tbc si guarisce, dalla scabbia si guarisce, dalla lebbra si guarisce….e allora perchè non provare? è un grande arrichimento culturale portato dai fratelli migranti.
"CORAGGIO FATEVI ARRICCHIRE " sei stato grande !!! Il tuo commento è perfetto !
ma,fabio,cosda vuoi pretendere?son gli stessi che si scandalizzarono per una disinfestazione antiscabbia a lampedusa……..(pe r di più,fatta da uno dei loro)