Franciacorta: inizia la vendemmia e la produzione vince il maltempo

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In Franciacorta si raccolgono a partire da oggi i grappoli di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco per la produzione del prestigioso vino. Come ogni anno la vendemmia inizia dal versante sud del Monte Orfano, zona precoce rispetto alle zone più centrali che inizieranno oltre la metà del mese di agosto.

“Annata singolare, partita in anticipo, poi rallentata dalle piogge di giugno e luglio, affrontate dai viticoltori con grande impegno e frequenti cure manuali, come ad esempio la sfogliatura, necessaria per aumentare l’arieggiamento del grappolo. Buono il carico produttivo, ottimo lo stato sanitario dell’uva, in particolare dello Chardonnay che rappresenta l’80 % delle uve atte alla produzione di Franciacorta.”

Sono proprio gli agenti climatici che quest’anno hanno lasciato con il fiato sospeso i produttori fino agli ultimi giorni prima dell’inizio della raccolta. I tecnici del Consorzio ripercorrono l’ultimo anno evidenziando un inverno piuttosto caldo, con un mese di marzo decisamente al di fuori della norma che ha anticipato in maniera evidente la ripresa vegetativa. Le temperature massime giornaliere hanno toccato i 20°C, anticipando il germogliamento osservato a partire dagli ultimi giorni del mese di marzo.

Successivamente, l’alternarsi di giornate calde e soleggiate a fresche e piovose ha rallentato il ritmo vegetativo delle piante. Fioritura e allegagione sono state ottime, preannunciando una buona raccolta sul piano quantitativo. Il maltempo di giugno e luglio con piogge frequenti e netti abbassamenti delle temperature hanno vanificato gran parte dell’anticipo fenologico accumulato, senza incidere negativamente sul carico produttivo delle piante e sullo stato sanitario delle uve.

“Questa estate poco calda gioverà alla Franciacorta, garantendo una maturazione lenta delle uve con escursioni termiche che aiutano a preservare l’ideale corredo acidico e aromatico delle uve. Ci sono tutti i presupposti per un’annata di grande finezza e longevità ma, come sempre, si potrà avanzare un giudizio qualitativo solo fra qualche mese quando saranno pronti i vini base – conclude Brescianini – Un plauso va agli agronomi e agli enologi della Franciacorta che con grande professionalità interpretano ogni annata valorizzandone sempre al massimo le potenzialità ed esprimendo il territorio come vero protagonista del Franciacorta.”

 

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