Le imprese artigiane bresciane perderanno 940 posti di lavoro entro l’anno

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Le imprese artigiane bresciane prevedono entro fine anno di perdere complessivamente 940 posti di lavoro. E’ quanto emerge da un approfondimento del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro dedicato all’artigianato.

 

A livello nazionale l’indagine segnala un lieve aumento delle imprese artigiane che prevede quest’anno di assumere nuovo personale (erano il 9,6% nel 2013, passano al 10,1% quest’anno), incremento che però non basta a bilanciare la perdita di 41.000 lavoratori prevista entro fine anno, con una flessione del 3,2% degli occupati alle dipendenze nell’artigianato.

Il Sistema Informativo Excelsior segnala che gli unici segnali di recupero vengono dalle imprese artigiane che hanno già una proiezione all’estero (dove la quota di imprese che dichiarano di assumere arriva al 19% del totale) e da quelle che hanno saputo portare all’interno di mestieri tradizionali un di più di tecnologia e di innovazione. E così, accanto alla ricerca di figure professionali che gli artigiani fanno fatica a trovare – lattonieri, calderai e falegnami in testa a tutte – si affianca una maggior richiesta di professioni intellettuali (+22% tra il 2013 e il 2014), di operai specializzati (+0,8%) e di operai generici (+10,4%).

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