Mariacristina Cordua Villari e Adriano Bottarelli: da sabato la mostra

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L’Associazione Amici dell’AAB propone, dal 6 al 17 settembre 2014, due mostre nel salone del Romanino in vicolo delle Stelle, 4 a Brescia: Le stagioni delle emozioni, una esposizione di quadri di Mariacristina Cordua Villari, socia dell’AAB; Retrospettiva, una rassegna pittorica delle opere di Adriano Bottarelli (1924 – 2008).

Il catalogo della mostra di Mariacristina Cordua Villari inaugura una nuova collana editoriale, quella dell’Associazione Amici dell’AAB. L’artista ha scelto di proporre le opere dell’ultimo periodo, in cui guarda, osserva, ascolta gli spazi, i volti, le persone e ci racconta la passione della sua pittura, ci parla di lei, e di noi, attraverso il significato dei colori e del calore del suo vissuto. Ci sono i volti di bambini legati a suoi affetti familiari, ritratti come in un fermo immagine dell’attimo, della situazione, dei sentimenti. In altri quadri Mariacristina ritrae uomini anziani, sono visioni non di caducità, ma esaltazione della vita che scorre. L’artista ci presenta, poi, una serie di borghi, di abitazioni, di cascinali, di campi di papaveri, di alberi. I fiori sono un altro capitolo importante della vicenda artistica di Cordua Villari; ci sono quelli del giardino, i girasoli nel vaso, quelli che riempiono le cassette nel mercato dei fiori o addobbano balconi e davanzali. Il racconto dell’artista ci invita, quasi, a entrare nei suoi quadri, meglio ancora a portare i suoi dipinti nella nostra vita, una vita che si riempie di colori, di sensibilità, di gesti istintivi, semplici, naturali.

L’altra mostra è dedicata a Adriano Bottarelli, pittore e poeta nato a Bedizzole il 12 luglio del 1924, e vissuto in città, al Villaggio Prealpino. La passione per la pittura ha accompagnato fin dagli anni giovanili la sua attività d’insegnante. Allievo del pittore Lorenzo Favero, era stato incoraggiato dal maestro a proseguire su questa strada e la sua ricerca è continuata negli anni. A Brera ha conseguito nel 1963 il diploma di cultura artistica e storica. La sua produzione pittorica si è dispiegata in un ampio arco temporale e le mostre personali e collettive si sono susseguite con importanti riconoscimenti. Come la sua pittura, anche la sua poesia sa parlare a tutti nel profondo con la sapienza di un’attitudine ben coltivata. Il punto d’osservazione, nelle poesie come nei quadri, ci è familiare e gli è consueto: l’argine del fiume Chiese, il cortile di una cascina lombarda, la finestra affacciata sull’orto e sulla notte illuminata dalla luna. La morte di Adriano, il 3 marzo 2008 a 84 anni d’età, non ha interrotto il dialogo con lui e l’invito ad ascoltarlo ancora attraverso i suoi quadri e le sue poesie.

Le due mostre vengono inaugurate sabato 6 settembre alle ore 18 nella sede dell’AAB e si possono visitare tutti i giorni dalle 16 alle 19.30 (lunedì chiuso) fino al 17 settembre.
Per l’occasione sarà eseguito il brano musicale Frammenti, tre sequenze dal cromosoma 19 composto dal maestro Giuliano Mariotti. È un omaggio a un socio dell’AAB, recentemente scomparso, Sergio Barlati, professore emerito all’Università di Brescia, studioso del DNA, che ha trasformato le sequenze di simboli del DNA in immagini a colori che, trasferite su supporti solidi, hanno dato origine a quelli che sono stati definiti dall’autore Vetri parlanti.

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