Situazione migliorata, ma l’emergenza-Canton Mombello è lontana dall’essere risolta

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Si può fare molto, e molto è stato fatto, ma la situazione all’interno del carcere cittadino di Canton Mombello non sarà mai del tutto soddisfacente. A toccare con mano i problemi vissuti giornalmente dai 296 detenuti sono stati ieri alcuni politici del Partito Democratico che hanno accompagnato la visita al carcere dell’onorevole Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato. A fare gli onori di casa i deputati bresciani Afredo Bazoli e Miriam Cominelli e il senatore Paolo Corsini.

La visita è stata condotta dalla direttrice della casa circondariale Francesca Gioieni che ha mostrato alla delegazione gli effetti del trasferimento di 140 detenuti, a dicembre 2013, presso il carcere di Cremona e i miglioramenti introdotti come ad esempio l’eliminazione dei letti a castello e il rispetto dell’obbligo dei 6 posti letto massimi per cella, oltre alle ristrutturazioni degli uffici per il personale interno. Se c’è parziale soddisfazione per ciò che è stato fatto c’è al contempo la consapevolezza di quanto rimarrebbe da attuare, e in questo la Gioieni è stata chiara nel chiedere a Manconi un intervento e a lanciare un appello a Del Bono affinché approvi la variante al Pgt che consentirebbe l’ampliamento del carcere di Verziano.

Paolo Corsini a margine della visita è intervenuto sulle colonne di Bresciaoggi: «Abbiamo notato l’eliminazione dei letti a castello, il rispetto di un numero massimo di 6 detenuti per cella e della legge che impone una superficie minima di 3 metri per 3, ma le recenti ristrutturazioni hanno riguardato soltanto le zone adibite a uffici per il personale, mentre servizi igienici, pavimenti e nicchie per la cottura dei cibi sono da rinnovare totalmente. Al di là delle già citate mancanze strutturali, nessuno ha mai lamentato violazioni dei propri diritti o ha denunciato maltrattamenti da parte del personale. Nei limiti del contesto posso dire che l’accoglienza è stata rispettosa da parte di tutti».
(a.c.)

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