Elezioni provinciali: Pd diviso e Lega in corsa da sola

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Mancano un giorno e un mese alle prossime elezioni provinciali, le prime nelle quali non saranno i cittadini a votare ma bensì i 2.596 grandi elettori, vale a dire consiglieri e primi cittadini dei 206 comuni bresciani.

Nella corsa per la presentazione delle liste, che scade il prossimo 22 settembre, partiti e rappresentati civici stanno decidendo il da farsi. In dubbi maggiori riguardano il Pd, che stasera riunirà la Direzione provinciale proprio per prendere una decisione al riguardo. Dato per appurato il nome del candidato Pierluigi Mottinelli, ora i democratici dovranno decidere se correre con la lista “unica” che comprende anche i partiti di centrodestra di Forza Italia, Udc e Ncd, o se invece provare a fare da soli unendosi agli altri partiti di centrosinistra, come vorrebbe Sel.

Ciò che è sicura, invece, è la corsa in solitaria della Lega Nord, che per le elezioni provinciali candiderà Alberto Da Giussano. Forza Italia e Ncd hanno tentato di far cambiare idea al Carroccio in modo che entrasse a far parte del “grande listone”, ma senza successo. Poi c’è tutta la partita dei civici, chiamati a unirsi e far sentire la propria voce, anche con una lista propria, prima dal consigliere regionale di Patto Civico, Michele Busi e poi anche dal consigliere comunale di Piattaforma Civica, Francesco Onofri.

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1 COMMENT

  1. che presa per ….. Non dovevano eliminarle? "abolite le Province" diceva qualcuno, sarebbe questa la grande riforma? Forse era una scusa per licenziare subdolamente qualche persona ?? Tutti tanni i politici che pare abbiano molto a cuore nuovamente la "nuova provincia" !!!

  2. Le provincie rimangono, quello che viene tolto e’ il voto dei cittadini, come sara’ per il senato. Democrazia da PCUS. Grazie, Renzi.

  3. Alla fine di questa pagliacciata il pd controllerà il 99% delle provincie senza neanche passare dal voto….bravi ai fessi che ci sono cascati.

  4. dopo la fregatura del referendum sull’acqua che vi aspettavate da PD e SEL ? La loro democrazia la conosciamo , basta che si vinca non importa come.

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