Una guerra santa che non ha nulla a che vedere con la religione, in aperto contrasto con quanto scritto sul libro sacro dell’Islam, il Corano. Questo il giudizio espresso in maniera congiunta dalle quindici associazioni islamiche presenti sul territorio bresciano, che si sono unite per ribadire in maniera decisa la loro contrarietà rispetto ai crimini dell’Isis, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante.
Tramite la diffusione di un comunicato, le associazioni, che vanno dal Centro Culturale Islamico di Brescia alle tante sedi sparse per la provincia, dove è più forte la presenza dei musulmani, hanno ribadito la loro vicinanza alle vittime delle violenze dei guerriglieri dell’Isis chiamandosi fuori da ogni associazione coni terroristi: «Riconfermiamo con forza la totale estraneità dell’Islam in relazione ai crimini commessi dall’Isis in nome della religione islamica. La contraddizione dell’Isis è nella crudeltà dei suoi crimini, verso gli insegnamenti dell’Islam».
A firmare il documento sono stati il Centro Culturale Islamico di Brescia, l’Associazione Stella del Garda di Calcinato, l’Associazione Nuova Alba di Nuvolento, l’Associazione Dialogo e Convivenza di Cologne, l’Associazione Luce di Odolo, l’Associazione Culturale Garda Valsabbia di Vobarno, l’Associazione Essalam di Vestone e le associazioni di Sarezzo, Gardone, Gavardo, Trenzano, Orzinuovi, Montichiari, San Paolo, Pontevico.
(a.c.)
Ottimo
Non dimentichiamo che la stragrande maggioranza delle vittime del terrorismo radicale sono proprio gli islamici.