Cinque vini bresciani perdono i “Tre bicchieri”, ma la Franciacorta resta leader

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Sono ufficiali da ieri le assegnazioni dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2015: tre vini bresciani perdono l’ambita onorificenza e le eccellenze vitivinicole citate passano da 14 a 11.  Quattro bottiglie di vertice del Franciacorta escono dalla classifica e anche una di Lugana, mentre due franciacorta di altre cantine recuperano. Nonostante tutto la Franciacorta resta protagonista delle zone spumantistiche italiane, con 9 vini al massimo punteggio.

Festeggiano Castello Bonomi che guadagna i suoi primi Tre Bicchieri con Franciacorta Cuvée Lucrezia Etichetta Nera 2004, e il Mosnel che torna a riprendersi i Tre Bicchieri con il Franciacorta Extra Brut 2009 EBB.Bellavista li guadagna con il Franciacorta Cuvée Alma senza annata, mentre si confermano al top l’Anna Maria Clementi Rosé di Ca’ del Bosco con l’annata 2006, Cavalleri con la Collezione Grandi Cru 2008, lo Sparviere delle Agricole Gussalli Beretta con l’Extra Brut 2008, Barone Pizzini con il Brut Nature del 2010, Berlucchi con la sua produzione Palazzo Lana versione Saten 2006 e Ferghettina con Riserva 33 di un anno più giovane.

In Lugana sono stati confermati il Brolettino di Ca’ dei Frati dell’annata 2012, Provenza con il Lugana d’annata 2013 il Molin. Prestigio anche per due vini prodotti in Toscana ma di aziende bresciane:  si tratta di Petra 2011, in Maremma, di Vittorio Moretti e la Agricola Gussalli Beretta con Castello di Radda Riserva 2011.

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