Aggredito in autostrada, poi immobilizzato con corde e abbandonato nella campagna di Passirano prima della fuga con la refurtiva. Il navigatore satellitare installato sul camion però ha messo sulle loro tracce la Polizia, che è riuscita a recuperare il carico ma non gli autori del furto.
Con ogni probabilità siamo di fronte a una banda di professionisti, persone senza scrupoli che avevano già il compratore, qualora non si tratti di furto su commissione, per l’ottone. I ladri sono entrati in azione in piena notte lungo la A4 nel tratto dopo il casello di Rovato dove il camion era entrato, sulla carreggiata che porta verso Venezia essendo diretto a Treviso. Poco dopo, ancora non si conoscono le modalità, il camion è stato bloccato al pari del suo autista che è stato legato e imbavagliato. Dopo che il mezzo è stato fatto uscire dall’autostrada, l’autista è stato depositato nella campagna di Passirano e il camion ha ripreso il suo viaggio nella direzione opposta a partire dal casello di Ospitaletto. A quel punto però il navigatore satellitare aveva già trasmesso alla Polizia l’anomalia del percorso, e gli agenti erano già sulle tracce dei ladri.
Uscito dall’A4 al casello di Telgate Grumello, il camion ha proseguito la sua fuga nella provincia bergamasca fino all’area industriale di Ghisalba dove è stato parcheggiato e chiuso a chiave. All’arrivo della Stradale di Seriate non c’era traccia dei ladri, ma il prezioso carico era al suo posto. Nel frattempo i carabinieri nella campagna di Passirano avevano trovato, sano e salvo, il camionista sequestrato.
(a.c.)
Una provincia allo sbando. Ma alla procura di brescia c’è qualcuno?