Cinque profughi lavorano come volontari al Vantiniano

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Per restituire l’ospitalità concessa dalla nostra città, cinque profughi ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati del ministero dell’Interno) tra città, collebeato e Flero, presteranno servizio di pulizia al cimitero Vantiniano di via Milano. Ramazza e cesoie alla mano i cinque si occuperanno di ripulire i vialetti e tenere in ordine le siepi del campo santo cittadino, come volontari.

Il progetto, che per ora è solo in fase sperimentale e li vedrà impeganti per tre ore tre volte alla settimana, è stato messo a punto dallo Sprar in collaborazione con la Loggia e potrebbe non essere l’unico. Ai cinque giovani, tutti maschi compresi tra i venti e i ventisei anni, potrebbero aggiungersene anche degli altri nei prossimi mesi che saranno impegnati in altre location, dal castello Cidneo ai parchi ai percorsi pedonali.

“È volontariato sociale: restituiscono l’accoglienza alla città» spiega al Corsera di Brescia Agostino Zanotti, che collabora al progetto. «Questa settimana sarà importante, decisiva: vedremo cosa riescono a fare i ragazzi, alcuni ancora non sanno bene la lingua, e chiederemo un parere a chi lavora al Vantiniano”. I cinque, insieme ad altri quaranta anch’essi ospitati dallo Sprar la mattina frequentano un corso di italiano alla Casa delle Associazioni e dal prossimo mese andranno a scuola anche di sera. L’obbiettivo è quello di fargli imparare bene la nostra lingua per inserirli in un percorso di lavoro. Alla Loggia, infatti qualche mese fa il ministero ha concesso un finanziamento di 364.894 euro per accogliere i profughi e altri fondi arriveranno nel 2015 e 2016.

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1 COMMENT

  1. Gratis?! Cibo, alloggio, sussidio, ecc…se i comuni offrivano questo tipo di iniziativa ai disoccupati con prole sarebbe stato sicuramente meglio.

  2. I nostri disoccupati sono in paradiso rispetti a questi che hanno perso tutto, quando non anche la vita. Nessun disoccupato mi risulta fa la strada inversa. Se qualcuno vuole provarla…

  3. Tre ore per tre giorni alla settimana??? C…O se costano poco….A parte scherzi questi hanno alloggio , mangiano, bevono, hanno anche i benefit ( telefonino ,"paghetta"… )e non fanno un cavolo.La soluzione migliore : aiutarli a casa loro. Altrimenti che se ne vadano nel nord Europa, come dicono i giornali e mass media vari. Il problema è che l’Europa non li vuole. …Altrimenti, cari coccolaimmigrati accoglieteli a casa Vostra.

  4. Aspettiamo che rob parta per andare ad aiutarli a casa loro… con l’elmetto dove c’é la guerra. Certo che prendersela con chi non ha nulla e che magari ha perso i propri famigliari é proprio da bastardi. Avete mai perso persone care nella vs vita?

  5. La guerra non gliel’abbiamo dichiarata noi. Non è un problema né dell’Italia, né dell’Europa ma dei paesi arabi che usano i soldi del petrolio per finanziare le fazioni musulmane più integraliste. Perché non vanno in Arabia Saudita o negli Emirati Arabi a chiedere protezione e accoglienza?

  6. Stai scherzando vero? Abbiamo partecipato a tutte le guerre in quell’area e anche ora appoggiamo (giustamente) una coalizione che comprende praticamente tutti i paesi del golfo contro i tagliateste dell’IS. MA dove vivi?

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